Home » Napoli, sei personaggi in cerca d’autore
Napoli

Napoli, sei personaggi in cerca d’autore

Callejon Mertens

Prendendo spunto dal dramma più famoso di Pirandello circa il rapporto tra vita e forma è così riproposto – al San Paolo – non come dramma di persona, ma di personaggio in cerca di riscatto più che di un autore in verità. Non si tratta di  un’esperienza di teatro nel teatro, in cui risulta scardinata ogni convenzione scenica, e messo in discussione lo stesso genere teatrale, che è dialogo ed azione. Sul campo amico, questi atleti cercano serenità prima di tutto, dopo un periodo di turbamenti di ogni genere.

Napoli, sei personaggi in cerca d’autore

E così, per domani contro il Bologna, sembra delinearsi un plot pirandelliano, con sei tesserati azzurri in copertina.

IL NAPOLI ABBASSA LA SARACINESCA – Quando senti nominare, in sequenza, Manolas e Koulibaly, già vengono i brividi. In estate, una coppia di centrali difensivi così forti, avrebbero spaventato tutti gli attaccanti che si sarebbero confrontati con loro. Addirittura il profilo ufficiale della UEFA Champions League si è domandata se il greco e il senegalese fossero il duo più forte dell’intera competizione. Un vero onore è stato per il Napoli, motivo d’orgoglio sicuramente per i diretti interessati che, in verità, non hanno avuto modo di trovare (almeno in campo, se non parzialmente) un’intesa eccellente. Liverpool però ha lasciato ottime indicazioni: i temutissimi attaccanti del Liverpool sembravano figli piccoli al cospetto dei due centrali azzurri. Il muro alzato nei momenti topici è quello che serve per far passare la bufera.

STANTUFFO RIPULITO E IL GIOVANE VECCHIO – È stato tra i migliori in campo ad Anfield, ha gettato il cuore oltre l’ostacolo. Allan, stantuffo insostituibile del centrocampo di Ancelotti, che della rotazione (almeno da quando è a Napoli) ne ha fatto un must, un pistone del genere che azzanna chiunque indossi una maglia diversa dalla sua, è difficile da cambiare: tra recuperi, percussioni e una fiducia ritrovata, come possono certificare le ultime uscite. Ossigeno che ristora, anche nei momenti più complessi. Domani non ci sarà: a Liverpool ci ha rimesso due costole. Toccherà probabilmente al macedone Elmas fare le veci del brasiliano, “giovane vecchio” con una notevole sensibilità nel tocco di palla e una certa facilità di calcio, ma che difetta ancora nella battaglia. E ha tanta rabbia in corpo, dopo una serie di multe (due societarie e una del Giudice Sportivo) da pagare.

DRIESCATTO PARZIALE – Non è un mistero che Dries Mertens e José Maria Callejon siano stati tra i fautori della linea dura nel momento dell’ammutinamento post-Salisburgo. Dopo le pesanti parole nei loro confronti pronunciate dal patron prima del match di andata con gli austriaci, quel sottile filo rosso del dialogo è stato tranciato di netto. Il rinnovo contrattuale un’utopia, il loro futuro a Napoli segnato. E sembra esserci tanta rabbia, in loro due, anche se il colloquio individuale con De Laurentiis di ieri sembra aver restituito un po’ di serenità. L’amarezza è ancora tanta, perché è stato messo in dubbio il loro impegno, il loro attaccamento alla squadra. Il belga ha griffato già i Reds, cerca continuità in campionato per mettere fine alle voci insistenti che lo vogliono lontano da Napoli; Calleti invece, ritroverà il campo e – da buon leader silenzioso – la possibilità di dimostrare (ancora una volta) di essere indispensabile per questo Napoli.

CAPITANO INFELICE – Ci prova ad esserci, Lorenzo Insigne. L’attaccante azzurro torna tra i convocati per la gara di domani contro il Bologna, ma dopo l’infortunio al gomito subito a Milano, che lo ha costretto a saltare la trasferta di Champions League contro il Liverpool (e critiche annesse per non aver preso quel charter lo stesso, da buon capitano), mister Ancelotti valuterà sino all’ultimo se rilanciare l’attaccante dall’inizio o tenerlo in panchina per poi inserirlo nella mischia a a gara in corso.

Andrea Fiorentino