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Ibrahimovic al Milan, atto secondo. Scelta di cuore?

Ibrahimovic

Ibra è un nome di sicuro palatabile per il rilancio immediato del Milan, in attesa del passaggio di proprietà, tra Elliot e Bernard Arnault. Anche, e soprattutto, in termini tecnici: sul trono lasciato sette anni fa, succederà semplicemente a se stesso: con 42 gol in 61 gettoni, Zlatan Ibrahimovic è stato ed è ancora il miglior goleador rossonero di questo decennio in Serie A.

Ibrahimovic al Milan, atto secondo. Scelta di cuore?

Mi sbaglierò, come sovente capita, ma credo che Zlatan Ibrahimovic (ora come ora, che il 3 ottobre scorso ha spento 38 candeline), per quanto concerne la sua scelta professionale, sia meno attento ai soldi e pensi piuttosto ad una sfida avvincente, che gli permetta di divertirsi ancora e mantenere saldo il proprio equilibrio familiare. Non facciamolo freddo o calcolatore, già lo disegnano così in tanti. Lo svedesone glaciale fresco ex dal sogno (per loro) a stelle e strisce, dai tratti tzigani e la tecnica sopraffina è ancora tra i top del globo, e detiene ancora uno dei più alti ingaggi a livello mondiale.

Ma ha un cuore e una sensibilità il buon Zlatan, e risponde come tutti noi ad un’etica ben precisa e a principi umani universali. Basta con il solito refrain che è presuntuoso, mercenario ed egocentrico: la smania di giudicare a priori, soprattutto quando si tratta di Ibrahimovic, non è mai latente. In lui c’è un lignaggio aspro da smussare, un passato difficile, una ferita che nemmeno i soldi e la popolarità sono riusciti mai a celare: nel campione cresciuto a Malmoe regna ancora una fragilità immensa e, nonostante continui a vestirsi di una fragorosa corazza di superbia, la si può rilevare se a questa persona (non al personaggio) che ha preso a cazzotti la vita gli dai il credito che merita. E si va oltre Mino Raiola, l’uomo che ha governato per anni (e senza scrupoli) la sua vita professionale, oltre la manager Helena, moglie e “mamma” del frangibile Zlatan. La scelta che ieri Ibra ha fatto, l’ha fatta con il cuore. Se così non fosse, farò penitenza. Stay tuned…

Andrea Fiorentino