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Luciano Gaucci: l’italiano che ce l’aveva fatta. Dalle pulizie alla Serie A

LUCIANO GAUCCI PERUGIA – Luciano Gaucci, scomparso oggi all’età di 81 anni, verrà ricordato, dai più, per i suoi guai con la giustizia italiana, che lo hanno costretto a scappare a Santo Domingo. Noi, però, vogliamo omaggiarlo ricordandolo attraverso i suoi colpi clamorosi in Serie A col Perugia dei miracoli.

Gaucci: una storia italiana

La sua storia imprenditoriale parte con una semplice ditta di pulizie: “La Milanese S.R.L.”. Ma la sua vision lo porta, rapidamente, ad una grande ascesa economica.
Fonda la Galex, ditta di abbigliamento sportivo, che diventerà lo sponsor tecnico del suo Perugia, ma di questo ne parleremo in seguito.

Il salto di qualità della sua carriera lo ha con una scuderia ippica, nella quale nasce il mito Tony Bin, un puledro acquistato per soli dodici milioni di lire. Da giovane puledro sconosciuto, a cavallo campione, il passo è breve: nella carriera agonistica sotto la gestione Gaucci, il cavallo vincerà premi per oltre tre miliardi di lire, finendo per essere venduto dal’imprenditore per la cifra record di sette miliardi di lire.

Nel 1991 rileva il Perugia, squadra di cui sarà presidente fino al 2004. In quegli anni, gli umbri vincono il loro unico trofeo internazionale: la Coppa Intertoto del 2003.
Questa vittoria, però, non è l’unico motivo per cui i Grifoni, sotto la gestione dell’imprenditore, verranno ricordati.

I “colpi” del Patron

Sotto la sua ala, si sono susseguiti colpi ad effetto e vere e proprie “visioni calcistiche”.

Le meteore

Tra quelli appartenenti al primo caso, ricordiamo Saadi Al Gheddafi figlio di Mu’ammar, ex primo ministro libico. Primo ed unico calciatore libico a giocare in Serie A. Giocare, insomma… una sola presenza, e tante chiacchiere riguardo questo clamoroso innesto nella rosa dei perugini.

Come non menzionare il curioso caso del coreano Ahn? Sforzo economico importante da parte del Patron, viene cacciato dallo stesso Presidente dopo che si era macchiato della colpa di aver eliminato, con una sua rete, la Nazionale Italiana dal Mondiale del 2002 in Korea e Giappone.

Le “scoperte”

Tra le migliori scoperte di quel Perugia, c’è sicuramente da menzionare Fabio Liverani: acquistato dalla Viterbese nel 2000, dopo un solo – grande – campionato viene acquistato dalla Lazio, di cui diventa il faro del centrocampo. Curiosità amarcord: in quegli anni, sulla panchina sedeva un certo Serse Cosmi, allenatore arrivato dal nulla, ma che dimostrò di essere un ottimo tecnico, e di meritarsi quella chance in Serie A. Chi non ricorda la sua imitazione, da parte del comico Maurizio Crozza, per “Mai dire gol”: “Liverani, se sbagli il crosse ti spezzo una gamba”.
Dal campionato di promozione fu pescato un anonimo Christian Bucchi: in Umbria non ha lasciato un gran segno, con soli 6 gol segnati in 3 anni, ma la sua carriera è stata comunque di primo livello, tutta trascorsa tra Serie A e Serie B, con maglie importanti e tante reti segnate.

Bazzani, Amoruso, Zé Maria, Dellas, Obodo, Diamoutene, Rapaić, Kalac, Miccoli, Nakata, Di Francesco, Vryzas, Allegri sono solo alcuni dei grandi nomi arrivati a Perugia sotto la gestione del titolare de “La Milanese”. Aveva l’occhio lungo, l’imprenditore romano. E non solo per i cavalli.

I Campioni del Mondo

Luciano Gaucci, come scritto prima, aveva occhio lungo. Infatti, il Perugia di Gaucci può vantarsi di aver lanciato ben tre futuri Campioni del Mondo dell’Italia 2006.

Nel 1996 fa il suo esordio in Serie A un giovane centrocampista di origini calabresi, cresciuto nel settore giovanile del Perugia: il suo nome è Gennaro Ivan Gattuso. Inutile dilungarsi sullo storico centrocampista del Milan, attualmente allenatore del Napoli.

Nel campionato 1995-96 gli umbri schierano un arcigno difensore centrale, dotato di un mancino talmente educato da essere un rigorista: Marco Materazzi. Dieci anni dopo, sarà il capocannoniere dell’Italia al Mondiale di Germania.
Ritornerà, poi, anche nel biennio 1999-00 e 2000-2001.

Quando pensiamo al Mondiale del 2006, a noi tutti, come prima immagine, viene in mente il rigore decisivo, in finale, segnato da Fabio Grosso. Lo stesso terzino sinistro ha giocato al Curi nelle stagioni 2001-02, 2002-03 e 2003-04.

I colpi… di testa

Gli amanti del calcio non potranno mai dimenticare la clamorosa lite avuta con Vincenzo Matarrese, ex presidente del Bari, in quella sera di novembre 1999.
Per quei pochi che non se la ricordassero:

La fuga a Santo Domingo

Luciano Gaucci, da anni, si era rifugiato a Santo Domingo, per sfuggire alla giustizia italiana, dopo la bancarotta fraudolenta che ha causato il fallimento del Perugia.
La sua vita si è spenta, proprio oggi, nella Repubblica Dominicana.

Luca Cerchione