Grande con le grandi, una squadra dai due volti: mai doma e capace di battere Juventus, Inter, Lazio, imbattuta nelle coppe ma in grande difficoltà – e spesso per errori di natura individuale – in campionato. L’orgoglio di una squadra, capace di potersela giocare alla pari coi top club d’Europa, grazie all’organizzazione e all’autostima che Gattuso sta dando al suo gruppo. I motivi per credere nell’impresa stasera al San Paolo contro il Barcellona, nonostante i pronostici pendano dalla parte di Messi e compagni.
FOCUS – Napoli, no limits. Nei big match è un’altra squadra. Il bilancio
Il coronavirus si fa sentire anche in ambito cinematografico. Il nuovo film prodotto dal patron del Napoli che doveva uscire proprio il giorno dopo la sfida di Champions stasera sarà al cinema più tardi, in una data ancora da definire. Tant’è. “Si vive una volta sola” di (e con) Carlo Verdone è stato rinviato, non slitta la gara del Napoli stasera che si appresta a vivere il primo atto di una partita con la serenità di chi in fondo ha poco o niente da perdere. Senza contare che questa squadra e il suo timoniere sanno perfettamente come si affrontano queste sfide e quali sono le corde giuste da toccare. Il big match è servito: è il giorno.
Una partita, per molti “la partita”, in un luogo speciale, per una serata unica nel Tempio (che fu) del più grande di tutti i tempi contro il suo più illustre successore. Il sorteggio più atroce e beffardo, ma anche il più irresistibilmente romantico. È il nuovo ostacolo che si frappone tra il Napoli e il sogno di entrare nell’élite del calcio europeo.
Visto il periodo, questa sceneggiatura potrebbe servire per un film da mostrare ogni qual volta che ci si dimentica da dove si è partiti, un’altalena di umori, errori e trame terminate con un epilogo sbagliato. Ecco la scintilla che ora deve scoccare, sognando un prosieguo mai registrato. Ma il Napoli è ormai abituato a stupire anche se stesso, incamera entusiasmo e cerca sempre dell’altro. Si nutre della propria felicità. E pure di un’idea di calcio rischiosa e poco convenzionale, ma che spiana qualsiasi ostacolo.
Sperando di festeggiare al fischio finale. Perché, in fondo, si vive una volta sola.
Andrea Fiorentino
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