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CF: Juve, con lo stop delle competizioni, 110 mln di ricavi in meno

Agnelli juventus

Fermi campionato, Champions e Coppa Italia: i club iniziano a fare i conti delle perdite sui ricavi e le cifre sono già molto importanti. Come nel caso della Juventus che, come riportato da Calcio e Finanza, nel caso di annullamento delle competizioni avrebbe un impatto negativo sui ricavi della Juventus per la stagione 2019-2020 potrebbe essere di circa 110 milioni di euro.

In particolare, secondo gli analisti di Banca IMI, l’impatto sui ricavi della Juventus nella stagione 2019-2020 potrebbe essere il seguente:

  • Minori ricavi da stadio per circa 25 milioni di euro, legati all’eventuale cancellazione di tutte le partite di Serie A, Coppa Italia e Champions League ancora da disputare nello scenario che la squadra guidata da Maurizio Sarri terminasse la sua avventura in Champions ai quarti di finale;
  • Minori ricavi da diritti tv per circa 45 milioni di euro in caso di annullamento delle partite ancora da disputare nelle competizioni nazionali (Serie A e Coppa Italia) e internazionali (Champions League);
  • Minori ricavi da sponsorizzazione per circa 40 milioni di euro alla luce della minore visibilità garantita ai partner commerciali del club alla luce dell’annullamento delle competizioni nazionali e internazionali.

La contrazione dei ricavi della Juventus, spiegano gli analisti di Banca IMI, potrebbe tuttavia essere mitigata da alcuni fattori:

  • Nello scenario peggiore (annullamento di tutte le partite rimanenti nelle competizioni nazionali e internazionali) la Juventus, secondo Banca IMI, avrebbe minori costi per circa 20 milioni di euro legati a minori spese di trasporto, logistica, manutenzione e pulizia dello stadio. Ci sarebbero inoltre minori costi di gestione degli store ufficiali.
  • Infine, sempre in caso di annullamento di tutte le partite rimanenti di Serie A, Coppa Italia e Champions League, la Juventus, secondo Banca IMI, avrebbe la possibilità di rinegoziare i contratti in essere con i calciatori, andando così a ridurre il costo del personale tesserato.

Per queste ragioni gli analisti di Banca IMI sostengono che l’eventuale danno relativo ai mancati ricavi potrebbe non tradursi in una flessione consistente del risultato operativo (EBIT) e del risultato netto (che gli analisti vedono comunque in rosso di 52,3 milioni di euro, senza tenere conto degli effetti del coronavirus).

 

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