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Coronavirus, De Luca: “In Campania l’inizio del calo è previsto a fine aprile. Pronti 500 milioni per i meno abbienti, gli imprenditori e i liberi professionisti”

De Luca

CORONAVIRUS DE LUCA – Il presidente della regione Campania, Vincenzo De Luca, ha aggiornato i cittadini in merito alla situazione Coronavirus. Come di consueto, gli aggiornamenti sono arrivati attraverso una diretta Facebook. Il governatore ha annunciato che è pronto un piano di aiuti da 500 milioni di euro.

Coronavirus, gli aggiornamenti da De Luca: “Messo a punto un piano d’investimenti da 500 milioni di euro”

“Abbiamo messo a punto un piano di investimenti imponenti della Regione nel campo delle politiche sociali ed a sostegno delle attività professionali. Domani presenteremo questo piano, abbiamo aspettato che il Governo decidesse le misure nazionali. C’è stato qualche ritardo ma noi domani presenteremo il nostro piano. Ci saranno risorse finanziarie per almeno 500 milioni di euro. Invertenti sulle politiche sociali, aiuti alle fasce deboli e nelle aree di insediamenti di immigrati. Interventi anche a tutela delle donne ed un programma di sostegno a chi ha dovuto fronteggiare perdite importanti, misure per credito agevolato alle imprese con misure anche sugli affitti delle case.
Sostegno ai professionisti, alle aziende agricole. Una manovra imponente. Eviteremo sovrapposizioni con provvedimenti di altre istituzioni. Faremo un lavoro di semplificazione burocratica. E’ un piano di grande complessità ne parleremo domani mattina e daremo una informazione più ampia possibile agli interessati: cittadini,
imprese, cooperative, società”.

De Luca: “Epidemia rallenta al nord. Al sud la fase discendente arriverà a fine aprile”

“L’epidemia sta rallentando al Nord anche se non cala il numero dei morti. Crescono i contagi al Sud ma era prevedibile. In Campania abbiamo registrato la presenza di contagiati più giovani rispetto a quanto accaduto al Nord. Passo indietro del Governo sulle passeggiate con i bambini. La situazione è pesante ma la priorità è la vita delle persone: più siamo rigorosi, prima usciamo da questo calvario. Stringiamo i denti per altri dieci giorni perché altrimenti dobbiamo chiudere i bambini in casa a giugno e a luglio. Il pericolo è stato sventato. Senza l’impegno delle Regioni l’Italia sarebbe sprofondata. Dovevamo garantire un flusso permanente e programmato nel trasferimento di forniture ai territori. Tutte le forniture che dovevano arrivare sono saltate. Dobbiamo fare la guerra per avere mascherine, ventilatori polmonari ed attrezzature adatte alla terapia intensiva. Parliamo dei problemi e delle soluzioni migliori da trovare insieme.

Il picco discente in Campania è prevista per la fine di aprile. Abbiamo registrato dei rilassamenti
imperdonabili. Abbiamo chiesto forze armate ulteriori per controllare il territorio. C’è
una disinvoltura che fa paura”.

Luca Cerchione

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