CORONAVIRUS DE NICOLA – Alfonso De Nicola, ex medico del Napoli, ha trattato il tema del Coronavirus ai microfoni di Radio Punto Nuovo. Il dottore ha confermato la possibilità che i calciatori contagiati dal virus possano fare causa alle società di appartenenza.
Coronavirus, De Nicola: “Cause ai club? Potrebbe succedere”
“Causa al club in caso di contagio? Secondo me si potrebbe andare a finire in questa direzione”
Sul rischio di contagio
“Il virus possiamo prenderlo in qualsiasi momento della giornata e per qualsiasi cosa facciamo, può essere ovunque. Purtroppo non sono ancora stati capaci di capire questo virus quando si disattiva e quando no, gli studi che stanno facendo è per capirne i punti deboli. Se uno non conosce bene il problema non può risolverlo, quindi va analizzato per bene in ogni suo piccolo particolare”.
Perché gli operai lavorano ed i calciatori no?
“Chi se la prende la responsabilità? Ogni atleta vale almeno 3-4 milioni di euro, se uno di loro si ammala con chi te la vai a prendere? Ogni medico vuole uscirne pulito, ma se puntiamo a rischio 0 non dobbiamo vivere mai più, come
facciamo? Se tutti riprendono, deve riprendere anche il Napoli, ma ci sono vari aspetti che io non conosco legati ai contratti ed altre cose”.
Sulla fase di ripresa
“Normalmente credo che bisogna riprendere, con tutte le precauzioni del caso, cose che altre società facevano già ed altre un po’ meno. Ma chi poteva mai immaginare si arrivasse ad una situazione del genere? Era inimmaginabile un disastro del genere. Follia chiudere i battenti? No, perché le possibilità di contagio maggiori le si hanno all’interno e non all’esterno ed il calcio si gioca all’aperto. Non credo che il problema sia infettarsi durante una partita, ma gli alberghi, spogliatoi e sono tante le persone che lavorano”.
Sulla validità dei test rapidi
“Test rapido? Mettiamo che ci sia un falso positivo o falso negativo, cosa fai? Se non vogliamo essere superficiali bisogna fermarsi ancora un po’ fin quando non si trova il vaccino oppure parlare di immunità per chi ha già contratto il virus, ma questo non possiamo ancora dirlo. Se Alfonso De Nicola fa un ragionamento per scaricarsi le responsabilità allora dice di non ricominciare, se vuole assumersi piccole responsabilità che possono diventare enormi, dice di ricominciare”.
Luca Cerchione
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