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CdS, Barbano: “UEFA su meriti sportivi? Dà margine a federazioni ma auguriamoci di non ricorrere a tale criterio”

UEFA
A Radio Marte nel corso della trasmissione "Si gonfia la rete" di Raffaele Auriemma è intervenuto Alessandro Barbano, vice-Direttore Corriere dello Sport

A Radio Marte nel corso della trasmissione “Si gonfia la rete” di Raffaele Auriemma è intervenuto Alessandro Barbano, vice-Direttore del Corriere dello Sport.

CdS, Barbano: “UEFA su meriti sportivi? Dà margine a federazioni ma auguriamoci di non ricorrere a tale criterio”

“Far slittare il calcio di un’altra settimana? Lo escludo, sulla base delle mie informazioni. Anche perché i provvedimenti devono avere una ratio, non si comprenderebbe dunque perché il Paese può riaprire e il calcio no. Gli allenamenti, peraltro distanziati, non danno rischi né alla collettività né agli atleti, sottoposti a una stasi pregiudizievole per la loro attività. Per ripartire occorrerà un nuovo protocollo, il Presidente Gravina ha annunciato che la data finale del campionato dovrebbe essere il 2 agosto. Questa data consente anche di concludere il torneo ripartendo per esempio il 15 giugno. Dipenderà molto da come vivremo questa Fase 2, se avremo la forza di convivere con il virus.

Comunicato UEFA sui criteri per le coppe europee? La cornice lascia margine alle singole federazioni. In Italia il merito sportivo non può non essere quello del campionato. Auguriamoci di non ricorrere a questo criterio, in tal caso bisognerebbe comunque assegnare lo Scudetto e i posti europei in base a una classifica che rappresenta due terzi del campionato. L’UEFA lascia interpretazioni perché il rapporto tra campionato e coppa può essere inteso nell’importanza che quest’ultima assume. Credo comunque siano misure di ultima istanza, la speranza è che i campionati possano essere condotti al termine. La prospettiva di giocare in estate è quasi elettrizzante, il calcio sarebbe il volano per la ripresa del Paese.

Tutti i campionati top giocheranno? Dipende dalle condizioni della pandemia. La Germania già può permettersi di partire, per loro la pandemia è stata un’influenza più pesante. L’Inghilterra la vive con una certa nonchalance ma ci sono problemi, non so come andrà. La Spagna ha avuto un impatto disastroso ma poi si è ripresa molto bene, il 28 faranno i tamponi ai calciatori. La Francia sta messa malino. Dipende dall’evoluzione. Noi abbiamo il problema della Lombardia, in cui il contagio non si spegne, ha investito le strutture, non siamo riusciti a proteggere la fascia debole della popolazione.

Rapporto Lega-Sky? Contenzioso che va avanti e che andrà avanti fino a quando non si riprenderà o meno. Una volta che si capisce come va si troverà una soluzione. Evidentemente se non si gioca non si potrà pretendere pagamento integrale, ci sarebbe un’eccessiva onerosità. Ciascuno per ora difende le sue posizioni, il braccio di ferro avrà la sua soluzione”.

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