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Figc, Gravina: “Quando la Francia ha annunciato lo stop definitivo, è stato il giorno più difficile. Vi spiego l’algoritmo…”

Gravina

FIGC GRAVINA INTERVISTA – Gabriele Gravina, presidente della Figc, ai microfoni di Radio 24 ha parlato di questi lunghi mesi di stop del calcio, individuando quale sia stato il giorno più difficile. Secondo il numero uno del calcio italiano, quando la Francia ha annunciato lo stop definitivo ai campionati 2019/20 è stato il giorno più difficile

Figc, Gravina: “Quando la Francia ha annunciato lo stop definitivo, è stato il giorno più difficile”

“Il giorno più difficile è stato quello in cui la Francia ha annunciato lo stop definitivo dei suoi campionati. Quando nel panorama internazionale una delle big five viene meno sai che questo può avere un peso. Ma noi abbiamo sempre mantenuto la barra dritta e, coordinandoci con la UEFA, siamo andati avanti. Ora andiamo avanti consapevoli che ci sono dei rischi, non solo legati alla curva epidemiologica ma legati al nostro mondo. Gli ultimi 2 3 mesi hanno fatto sì che ognuno di noi abbia potuto sviluppare anticorpi e acquisire energie per provare ad arrivare a una chiusura di questi tornei. E poi riavviare una nuova stagione con maggiore serenità”.

Questione algoritmo

“Mi dispiace che questa parola abbia dato l’idea di una sorta di pozione magica, che potesse stravolgere il merito sportivo. Invece, è semplicemente un procedimento sistematico di calcolo: è un metodo per arrivare a un prodotto che si chiama ponderazione delle classifiche. Non è altro che un modo per far sì che, prima che ripartano i campionati, e applicando comunque criteri minimi quali aver svolto 3-4 partite per conoscere lo stato di fatto di quando si interviene, tutti siano alle stesse condizioni. Io non so se tra 3 o 4 giornate di campionato tutti avranno disputato le stesse gare: cosa vogliamo fare, cristallizzare la classifica e non tenere conto che qualcuno ha giocato meno ed è penalizzato? Lo chiedo questo a chi si stupisce e grida allo scandalo per l’algoritmo. È un modo per mettere a disposizione del calcio uno strumento che ci metta tutti alle stesse condizioni. Gli inglesi lo stanno facendo. Non è una media secca, ma tiene conto di tanti correttivi, quali partite in casa, fuori casa, gare da giocare, gol fatti e subiti. È una sorta di assicurazione sullo svolgimento del campionato, perché io sono convinto che, se tutti noi continueremo ad applicare le regole, dando anche una testimonianza civile e morale, che comunque spero ciascuno di noi abbia in sé, si dovrebbe arrivare alla fine senza ulteriori sussulti”.

Luca Cerchione

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