A Sky Sport, il direttore generale nerazzurro ha analizzato il momento della sua squadra, di alcuni singoli e del mercato, lasciando intendere anche un piccolo riferimento (critico) a Conte: “L’esclusione di Eriksen? Si gioca ogni tre giorni, è normale che l’allenatore debba fare delle valutazioni. Non è una bocciatura ma una scelta figlia del turnover per gli impegni ravvicinati”.
Inter, Marotta e una frecciatina a Conte: “Più duttili sono i calciatori meglio è, gli allenatori devono adattarsi”
“Zaniolo? È un giocatore importante, uno dei giovani più interessanti del campionato italiano. Ma non abbiamo approcciato con la dirigenza della Roma e probabilmente non lo faremo”. Dzeko? Più o meno è lo stesso discorso, ma parlare di mercato in questo momento è prematuro, non sappiamo ancora i giocatori che saranno sul mercato. Alexis Sanchez lo conosciamo direttamente, siamo contenti e faremo delle valutazioni mirate, dato che ne abbiamo apprezzato le qualità. Credo sia giusto valutare un mix tra giocatori esperti e di esperienza con mentalità vincente e altri che siano giovani interessanti. Non è facile, ma il nostro processo non è rivoluzionario, bensì evolutivo e di crescita. Vogliamo alzare l’asticella e avvicinarci il più possibile alla vittoria. Nainggolan finirà la stagione a Cagliari, anche se è infortunato. Poi tornerà con noi e faremo valutazioni. Terremo conto delle dinamiche del mercato e della disponibilità di calciatori che arrivano da altre realtà calcistiche. Il calcio moderno ci dice che a seconda di avversario, partita e disponibilità, gli allenatori devono adattarsi, quindi, più duttili sono i calciatori meglio è. L’esclusione di Eriksen? Si gioca ogni tre giorni, è normale che l’allenatore debba fare delle valutazioni. Non è una bocciatura ma una scelta figlia del turnover per gli impegni ravvicinati”.
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