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Cluster Genoa, il prof Icardi: “Quando un virus entra in una comunità chiusa, si crea un focolaio epidemico”

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Il covdi-19 al Genoa è ormai, purtroppo, una triste realtà consolidata. 17 le positività accertate. Il cluster si è sviluppato dopo il primo positivo dei rossoblu, ossia il portiere Perin. Qualche giorno prima della trasferta al San Paolo, dunque, è successo il tutto. Dalla positività del portiere, il virus è circolato nel club ligure, adesso in seria difficoltà per la preparazione della gara contro l’Hellas Verona. Ne parla il professor Icardi, il quale punta l’attenzione proprio su Perin, da lui si è generata la cosiddetta esposizione puntuale.

Cluster Genoa, il prof Icardi: “Quando un virus entra in una comunità chiusa, si crea un focolaio epidemico”

La Gazzetta dello Sport ha intervistato il professor Icardi del Dipartimento d’igiene dell’ospedale San Martino per comprendere come sia stato possibile giungere ad un focolaio così grande: “Si è verificato quello che in epidemiologia definiamo esposizione puntuale. Un caso, come quello di Perin, all’interno di una comunità chiusa, ha portato a questa situazione. Lo conferma, tra l’altro, la tempistica stessa dei contagi. Quando facciamo un tampone molecolare, il dato che abbiamo è la fotografia di quel preciso momento. Quando un batterio o un virus entrano una comunità chiusa, si crea un focolaio epidemico”. Un po’ come è successo nelle Rsa nel corso della prima parte della pandemia”.

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