Home » Ed è rete: si gonfia la rete – Omaggio a Callejon, il taglio sul secondo palo e un inchino mancato
Napoli OF News Rubriche

Ed è rete: si gonfia la rete – Omaggio a Callejon, il taglio sul secondo palo e un inchino mancato

Callejon

Ed è rete: si gonfia la rete è una rubrica ideata col proposito di descrivere i gol che hanno fatto la storia del Napoli. Un autentico viaggio attraverso le emozioni che hanno segnato gli attimi più importanti del club partenopeo. Un resoconto, o meglio, un racconto delle grandi prodezze che –  nel loro significato simbolico – hanno fatto sognare il golfo più bello del mondo.

“Ho avuto la fortuna di conoscere un uomo fantastico, un giocatore incredibile, un professionista esemplare. Mi mancherà non trovarti nello spogliatoio, mi mancheranno le nostre risate e si mi mancherà il tuo fantastico taglio in area di rigore”, Lorenzo Insigne.

Queste le parole con cui il capitano del Napoli saluta uno dei suoi più cari compagni di squadra: José Maria Callejon. Un pensiero che, ad una prima lettura, genera un brivido che percorre la schiena di tutti i tifosi partenopei. Dopo 349 presenze e 82 gol, l’esterno spagnolo, quest’anno, ha concluso definitivamente la sua avventura in azzurro disputando l’ultima partita al Camp Nou contro il Barcellona. Un match dal sapore doppiamente amaro poiché ha sancito l’eliminazione della Champions League e l’uscita di scena di uno dei numero 7 più amati a Napoli.

Ed è rete: si gonfia la rete – Omaggio a Callejon, il taglio sul secondo palo e un inchino mancato

Arrivato dal Real Madrid in sordina, oscurato da Gonzalo Higuain, pezzo da novanta di quel mercato, ha saputo raccogliere l’eredità del numero 7 lasciato da Edinson Cavani e ridisegnarlo agli occhi dei tifosi. Giocatore dalle caratteristiche uniche, come dimostrato dall’enorme impiego in campo durante tutta la sua “vita napoletana”.

Non era solo la dote realizzativa, ma il suo senso della posizione e la spiccata intelligenza tattica che rendevano Callejon un giocatore inamovibile per Benitez e per tutti gli altri allenatori che hanno preso le redini degli azzurri in seguito. Tuttavia, ciò che più ha fatto innamorare la folla che riempie il San Paolo è una dote particolare che lo ha reso un giocatore unico nel campionato italiano e non solo. Parliamo del taglio sul secondo palo.

Un gesto tecnico all’apparenza semplice, ma che nasconde enormi difficoltà. José Callejon è uno dei pochissimi interpreti a riuscirci con straordinaria naturalezza. Il tempismo perfetto con cui aggira il difensore e si avventa sul secondo palo per insaccare il pallone è straordinario. Non è un caso che, durante l’era Sarri questo gesto tecnico, a tratti imprevedibile, è diventato l’arma in più che ha portato gli azzurri ad un passo dal tanto agognato Scudetto. Il difensore avversario non può immaginare mai il quando, sa solo che, prima o poi, arriverà quel numero 7 veloce come un treno alle sue spalle e verrà beffato.

Il binomio con Insigne

Nella concezione calcistica, però, la squadra prevale sul singolo e dunque non si possono tessere le lodi esclusivamente per un giocatore: l’imprevedibilità di questo gesto può risultare efficace solo con un assist perfetto. Dopo aver elogiato il “braccio”, cioè Callejon, non possiamo non menzionare la “mente”: Lorenzo Insigne.

Il binomio creato dai due giocatori non è di certo il più prolifico della Serie A e, a dir la verità, neanche del Napoli (meno di 20 in 7 stagioni). Tuttavia, l’unicità di questa determinata azione di gioco, per come veniva ripetuta costantemente alla perfezione e con un’alta percentuale di successo, ha reso i due un pericolo costante per le difese avversarie. Lorenzo e José, Insigne e Callejon, il 24 ed il 7: in un mondo basato interamente sul sistema numerico binario, queste due colonne del Napoli hanno rappresentato lo 0 e l’1 del sistema offensivo partenopeo.

L’addio di Callejon, dunque, oltre al vuoto all’interno dello spogliatoio del Napoli ha lasciato una lacuna anche in mezzo al campo, vicino a quel secondo palo tanto caro ad ogni tifoso azzurro.

UDINE, ITALY – OCTOBER 20: Josè Callejon of SSC Napoli looks on during the Serie A match between Udinese and SSC Napoli at Stadio Friuli on October 20, 2018 in Udine, Italy. (Photo by Alessandro Sabattini/Getty Images)

Il taglio sul secondo palo: i migliori gol di Callejon

Questa rubrica, solitamente, si occupa di narrare un singolo gol che nell’immaginario partenopeo ha regalato gioie immense. Nel caso specifico di José Callejon, però, è doveroso fare un’eccezione. Sarebbe riduttivo parlare di una singola rete, bisogna ampliare il discorso alla tipologia di gol. L’esterno spagnolo nel corso dei suoi 7 anni al Napoli è diventato una vera e propria garanzia nei pressi del secondo palo per tutti i suoi compagni di squadra. Fare una cernita dei vari gol segnati in questo modo dall’ex numero 7 azzurro è difficile. Tuttavia ne abbiamo scelti i 3 che al meglio dimostrano le qualità tattiche, tecniche e atletiche di José Maria Callejon.

 

 

 

Il primo è il 2-0 segnato al Verona in Serie A nel 2017/2018, gli anni della gestione Sarri, in cui si può notare anche l’eccezionale padronanza del gioco e dei meccanismi tattici con cui il Napoli arriva al gol. Partendo dalla difesa, con due tocchi gli azzurri arrivano nei pressi dell’area di rigore. Insigne galoppa sulla fascia sinistra e, dall’altro lato, si può notare il momento esatto in cui Callejon cambia passo e attacca il secondo palo. Servito con tempi di gioco perfetti, lo spagnolo colpisce al volo la palla e gonfia la reta difesa da Nicolas al 78’.

 

(minuto 1.18)

“Impossibile, ma come l’avete pensata voi due? Che cosa vi è passato per la testa?”, dice Raffaele Auriemma durante la telecronaca di questo gol. La novità di questa giocata è che l’assist non arriva da Insigne, bensì da Gonzalo Higuain. Il Pipita, con un tocco d’esterno magistrale, confeziona un assist al bacio per il Caballero triste che al volo gonfia la rete della Viola. Il gol, nel complesso, dimostra una qualità tecnica elevatissima per la difficoltà e ancora una volta dimostra l’intelligenza dello spagnolo di smarcarsi e farsi trovare al posto giusto al momento giusto.

La magia con la Juve

 

Nonostante la sconfitta rimediata contro la Juventus del grande ex Gonzalo Higuain, non si può non menzionare questo gol confezionato dalla premiata ditta Insigne-Callejon. Era il secondo anno di Maurizio Sarri alla guida degli azzurri, anno di transizione per rodare al meglio i meccanismi di un ingranaggio perfetto che, l’anno dopo, avrebbe quasi centrato il miracolo. La partita è viziata da un clamoroso sbaglio di Ghoulam, il quale sbaglia il rinvio e consegna a Bonucci l’assist perfetto per l’1-0 dei bianconeri.

Passano però solo 4 minuti e gli azzurri agguantano il pareggio con Callejon che esegue un taglio perfetto bucando la difesa juventina e con un piattone al volo gonfia la rete difesa da Buffon. Un plauso per l’assist perfetto dell’attuale capitano azzurro è obbligatorio. Ma è il movimento adoperato con tempismo perfetto che detta quel determinato passaggio decisivo. La partita poi finirà con la vittoria di misura della Juventus firmata da Gonzalo Higuain.

Addio Callejon e l’inchino mancato

José Maria Callejon

Al di là dei suoi gol era la sua posizione in campo che rendeva la vita difficile alle difese avversarie, soprattutto al terzino sinistro che aveva solo due possibilità per contrastarlo. Ovvero restargli addosso e lasciare libero il passaggio agli inserimenti dei centrocampisti oppure chiudere gli spazi e sperare che non arrivi la palla sul secondo palo.

L’addio di José Maria Callejon al Napoli, arrivato in un periodo di grave crisi sanitaria ed economica, non ha ricevuto il giusto merito. L’emergenza Covid-19 ha messo in ginocchio l’intero sistema calcistico italiano e, inoltre, tiene ancora ora lontani i tifosi dagli stadi. In virtù di ciò, per l’uscita di scena dell’esterno spagnolo non è stato possibile organizzare un giro di campo del San Paolo accompagnato dagli applausi del pubblico di fede napoletana. L’ex numero 7 azzurro, verso la fine della sua carriera al Napoli, ha deliziato tutti i suoi sostenitori con un’esultanza davvero speciale: l’inchino. Una forma di totale rispetto verso il suo pubblico ad ogni rete segnata.

Più che applausi, quindi, Callejon avrebbe meritato un vero e proprio inchino da parte di tutta la platea per l’impegno profuso e per l’amore verso i colori azzurri dimostrato ogni minuto in cui era in campo. L’essenza del campione però rimane impressa lo stesso e difficilmente potrà essere cancellata. Sui social sono stati innumerevoli i saluti dedicati allo spagnolo, tutto il popolo partenopeo ha espresso comunque la propria vicinanza.

Ed è rete: si gonfia la rete – Messico ’86, Argentina-Inghilterra: Maradona, il masterpiece del football [SPECIAL EDITION]

PER LEGGERE TUTTI GLI ALTRI EPISODI DELLA RUBRICA “ED E’ RETE: SI GONFIA LA RETE” CLICCA QUI

Antonio Del Prete

Se vuoi sapere di più sul Napoli, tieniti sempre aggiornato con www.gonfialarete.com