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Coronavirus Campania, De Luca: “Le uniche misure che possono essere efficaci sono di carattere nazionale. Sembra di ascoltare Don Ferrante de I Promessi Sposi…”

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Oggi, nella sua diretta Facebook, il governatore campano ribadisce la linea del “chiudere tutto” per arginare i contagi in Campania e non solo. E continuerà a chiedere al premier Conte quanto messo nero su bianco in una lettera: “Subito 600 medici (con particolare attenzione agli anestesisti) e 800 infermieri”. Intanto ha firmato una nuova ordinanza con altri provvedimenti su scuole e zone rosse. Stop dunque da lunedì alle attività nelle scuole dell’infanzia:

1) Con decorrenza dalla data del presente provvedimento e fino al 14 novembre  2020, su tutto il territorio regionale è confermata la sospensione delle attività didattiche in presenza per le scuole primaria e secondaria, fatta eccezione per lo svolgimento delle attività destinate agli alunni affetti da disturbi dello spettro autistico e/o diversamente abili, il cui svolgimento in presenza è consentito previa valutazione, da parte dell’Istituto scolastico, delle specifiche condizioni di contesto; è altresì confermata la sospensione delle attività didattiche e di verifica in presenza (esami di profitto e verifiche intercorso) nelle Università, fatta eccezione per quelle relative agli studenti del primo anno, ove già programmate in presenza dal competente Ateneo;

2) Con decorrenza dal 2 novembre 2020 e fino al 14 novembre 2020, su tutto il territorio regionale, fatta eccezione per l’attività amministrativa e fermo restando l’obbligo di effettuare le riunioni da remoto, è sospesa l’attività in presenza nelle scuole dell’infanzia…

Coronavirus Campania, De Luca: “Le uniche misure che possono essere efficaci sono di carattere nazionale. Sembra di ascoltare Don Ferrante de I Promessi Sposi…”

“Mi è capitato di ascoltare interviste a qualche mamma. Io non ne ho incontrata nemmeno una che davanti ai dati del contagio avesse dato disponibilità a portare i bambini a scuola comunque. E tuttavia mi capita di vedere l’intervista a una mammina. Mascherina di tendenza, occhi ridenti e fuggitivi… Il giornalista chiede: Lei cosa dice della chiusura delle scuole?. Risposta: La mia bimba è venuta da me piangendo e mi ha detto: mamma, io voglio andare a scuola per imparare a scrivere. Credo sia l’unica bimba d’Italia che piange per andare a scuola, l’unica al mondo che dà pure la motivazione. Questa povera figlia è un Ogm, cresciuta dalla mamma con latte al plutonio. Il Governo? Mi ricorda Don Ferrante che di fronte alla peste strologava sugli accidenti e le sostanze. E si impegnava in questa sua riflessione a dimostrare che la peste non esisteva. A volte ho la sensazione di ascoltare quel personaggio manzoniano che diceva strologherie sulla peste. Negare l’evidenza. La situazione sarà più grave perché abbiamo l’inverno alle porte, insieme all’epidemia influenzale. Anche con le scuole aperte. La regione ha deciso prima di tutti di bloccare la didattica dentro le scuole e spostarla a distanza, il 24 settembre vi era l’obbligo dell’uso della mascherina, sempre. Se l’avessero fatto tutti sul panorama nazionale, probabilmente avremmo contenuto meglio il contagio. La Campania se non l’avesse fatto prima di tutti avrebbe avuto il doppio dei contagi. Abbiamo raddoppiato i posti di terapie intensive, mentre gli altri facevano esposti dicendo che avevamo sprecato denaro pubblico. E mi rivolgo a Bertolaso, abbiamo fatto una gara pubblica, abbiamo situazioni diverse, da non confondere. C’è una situazione drammatica di personale dopo dieci anni di commissariamento. La nostra rimane una regione con dei dati straordinari per quanto riguarda il numero minimo di decessi. Abbiamo investito i carabinieri per chi fa reati nei laboratori privati e nasconde l’esito dei tamponi per chi lavora in nero. Abbiamo provveduto a velocizzare l’sms entro le dodici ore alle persone che comunicano i loro cellulari, i furbi fanno ridere… Perché chiudiamo le scuole dell’infanzia? I bambini sono ingestibili e sono vettori di contagio terribili: non indossano la mascherina e non possono essere disciplinati a mantenere distanza. Mi fanno ridere quelle affermazioni dei ministri che mi fanno la morale. Gli asintomatici diffondono il contagio. Galli – che è una delle menti più alte nel nostro paese ed è soprattutto un uomo libero – lo diceva che sarebbe stata avventata un’apertura totale delle attività secondarie. Il peggio deve ancora venire, con la stagione influenzale. E con l’inverno… Sono state fatte scelte dolorose, ma indispensabili per non avere malati da Covid a terra, o in ambulanza. Non vorrei che ci fossero conseguenze del genere. Sono scelte transitorie, è chiaro che appena passa l’onda del virus, tutto tornerà alle funzioni originarie, soprattutto negli ospedali. Un bravo ai cittadini di Ariano Irpino e al loro senso di responsabilità. Non è successo lo stesso ad Arzano: ci sono mille positivi. Non va bene, ci sono troppi cittadini che vogliono sfuggire al controllo sanitario e diffondono il contagio ovunque. Non è responsabile, è demenziale. Nella Napoli 3 ci sono una serie di contagi, stiamo valutando il nolano e realtà private con il direttore generale… Bisogna mantenere i dettami di marzo, anche se non ci sono le limitazioni governative di quel periodo. La situazione può diventare ancor più grave. Risparmiamoci sceneggiate a livello nazionale. Quando andate di fronte al Palazzo della Regione non vi coprite di ridicolo… Faremo di tutto per dare supporto a quel 90% di persone perbene che è in difficoltà. Auguri a Maradona per i suoi sessant’anni. Spero che si curi un poco di più, l’ho visto un poco scombinato in alcuni video. Un augurio particolare all’ingegnere Cianciulli, primo al mondo per un software destinato alla progettazione integrata nell’edilizia. Si lavora ad un vaccino: capofila di questa operazione il dottore Ascierto, speriamo possa produrre risultati in tempi rapidi. Non vogliamo far morire la fiducia, la speranza per il futuro: daremo una mano come regione Campania a tutti gli imprenditori che guardano al futuro. Saremo all’avanguardia, anche nelle misure sanitarie, seppur drammatico sia il quadro. Forse è arrivato il momento di fare qualche scelta coraggiosa, di carattere nazionale, non territoriale. Ogni ora che passa è importante.”

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