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FOCUS – Osimhen crea tanto, ma segna poco. Il bicchiere è mezzo…?

Osimhen

Il colpo di mercato di questa estate resta senza dubbio Victor Osimhen. Tanto atteso, tanto corteggiato, tante voci  – anche discordanti – si aggiravano intorno al centravanti nigeriano. Alla fine, colpito dal Napoli e da Gattuso, il 21enne ha firmato per il club di De Laurentiis. A otto partite tra Serie A ed Europa League è possibile fare un primo bilancio sull’apporto che Victor Osimhen ha dato alla squadra. La redazione di Gonfialarete.com ha realizzato un focus con alcuni dati relativi al rendimento dell’ex stella del Lille.

FOCUS – Osimhen crea tanto, ma segna poco. Il bicchiere è mezzo…?

L’azzurro crea tanto, ma realizza davvero poco. Gol segnati? Solo uno, quello contro l’Atalanta al 43’. C’è chi già parla di un inizio flop, ma andiamo ad osservare i numeri facendo un confronto con lo scorso anno nel campionato francese. In Ligue 1 la media di tiri per partita si è fermata a 3.2 mentre in Serie A cresce più di un punto, arrivando a 4.4. La differenza sostanziale la si legge nel rapporto tra tiri per reti: in Francia ogni 6.6 occasioni per segnare, in Italia per una rete Osimhen ha calciato 22 volte (ovviamente in media). È impressionate anche il dato sui minuti per gol: da 176 a 382.

Partendo da una osservazione oggettiva supportata dai numeri è possibile fare due tipo di valutazioni: da un lato Osimhen crea di più di quanto abbia fatto dall’anno scorso, ma dall’altro la componente realizzativa è più bassa. Quindi, il bicchiere è mezzo pieno o mezzo vuoto? Di contro alle voci negative c’è chi parla di sindrome Zapata, ovvero che si corre di giudicare troppo in fretta il giocatore. Il campionato è iniziato il 20 settembre e ad oggi il 21enne non è esattamente il ‘Cavani’ che in tanti si aspettavano, avendo violato la porta solo una volta tra Serie A e Coppe.

Osimhen, un sguardo al passato

La storia, seppur ancora breve, del giovane calciatore impone di aspettare. Lo scorso anno al Lille ha segnato 18 reti in tutta la stagione con 38 presenze complessive, quando la stagione precedente al Charleroi (in Belgio) ha segnato 20 gol in 36 partite. In Pro League si riscatta dall’anno al Wolfsburg, dove ha collezionato solo 333 minuti, 12 presenze (di cui 3 da titolare) senza realizzare gol. Tuttavia bisogna tener conto che il giocatore aveva solo 18 anni quando era in Germania e tanta era la concorrenza in quel reparto.

Serena Grande

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