L’edizione odierna de La Repubblica dedica spazio a due realtà di Serie A che si affronteranno domenica: Bologna e Napoli. La squadra di Sinisa Mihajlovic non cambia mai, un turnover limitatissimo per lui. Fissa la presenza di otto giocatori, che dunque non ruotano. Situazione diversa per Gattuso: il suo Napoli vanta una rosa più ampia ma il tecnico si mostra poco incline al cambiamento e tende a puntare sui titolari scelti ad inizio stagione.
Bologna-Napoli, La Repubblica: “In due squadre che cambiano raramente, il problema è far valere i cambi”
Le parole de La Repubblica: “Persi quasi subito Poli, Medel e Dijks, il Bologna ha varato il suo undici tipo. Difesa immutata, centrocampo pure, con Svanberg diventato partner stabile di Schouten, che come Tomiyasu non ha ancora perso neppure 1′ di campionato. Dominguez non riesce a decollare né a spodestarli e allora l’accoppiata di mediani non è più stata toccata. L’infortunio di Skov Olsen a ridato ad Orsolini il posto fisso, mentre Palacio è chiamato agli straordinari dagli infortuni di Santander e Sansone. Pure Guttuso però ha giusto una quindicina di giocatori cui ha dato fiducia. Dieci di questi sono rimasti in campo per oltre l’80% dei 450′ complessivi disputati dal Napoli, Politano si è smezzato le presenze con Insigne, per gli altri solo qualche scampolo”.
Prosegue il quotidiano: “In due squadre che per volere o per forza cambiano raramente, il problema è far contare quei cambi. I numeri confermano la sensazione. Dalla panchina non è arrivato nessun gol, giusto l’assist di Medel a Palacio con Parma e di Santander a De Silvestri a Roma. Nel Napoli, il solo Politano da subentrante ha segnato un gol e piazzato 2 assist, meglio delle seconde linee partenopee fanno solo quelle della Juventus. In un Bologna decimato, mancano riserve che stuzzichino concorrenze e cambino partite. Guardandosi dietro, domenica, Mihajlovic potrà sperare in Vignato e Dominiguez”.
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