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Coronavirus, altre regioni a rischio “zona rossa”. Si valutano gli ultimi dati

Speranza

Si riunisce oggi la cabina di regia sulla gestione contagi da Covid-19, e dall’analisi dei nuovi dati probabilmente già da domani alcune regioni cambieranno colore, passando dalla zona gialla a quella intermedia, arancione. Non soltanto per una questione cromatica, naturalmente, perché ogni passaggio comporta l’inasprimento delle misure da rispettare. Lo riporta il Corriere della sera nella sua edizione domenicale.

Coronavirus, altre regioni a rischio “zona rossa”. Si valutano gli ultimi dati

Dopo la cabina di regia, sarà il Comitato tecnico scientifico a decidere sulla base di “criteri scientifici oggettivi”, che però neanche i tecnici regionali conoscono. Le candidate ad entrare nella zona arancione, se non addirittura rossa, sono Liguria e Campania, mentre qualche dubbio si avanza anche su Toscana, Emilia-Romagna, Veneto e Lazio.
Complessa la situazione della Regione Campania, approdata (a sorpresa) in zona gialla. Il perché lo spiegano dalla Regione: “Napoli e Caserta hanno un indice Rt molto elevato, le altre tre province basso, e dunque la media regionale sta sotto l’1,5”. Secondo Ricciardi, consigliere scientifico del ministro della Salute, “per il comune di Napoli ci vorrebbe il lockdown”. Solo che il ministro della salute, Roberto Speranza, precisa: “ll Dpcm prevede che il ministro possa intervenire su una Regione, non su una Provincia. Sull’area metropolitana può intervenire il presidente De Luca, come ha fatto Zingaretti a Latina”. Tuttavia il presidente della regione De Luca sostiene il contrario, nell’eterno gioco (e capriccio) di rimbalzo con il governo. Peraltro, sostengono in Campania, “non si può fare una zona rossa solo a Napoli: ma l’avete visto il lungomare? Come li fai i controlli?”.

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