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Juventus, Dybala: “Che rabbia aver perso all’asta la maglia di Maradona. Negazionisti? Valgono i terrapiattisti”

Dybala

La Joya si racconta al periodico Vanity Fair: “Niente auto, colleziono maglie: che rabbia l’asta persa per quella di Maradona. Il Covid? I negazionisti valgono i terrapiattisti…”

Juventus, Dybala: “Che rabbia aver perso all’asta la maglia di Maradona. Negazionisti? Valgono i terrapiattisti”

Paulo non sta attraversando un periodo felicissimo nel suo club, anche il ct argentino Scaloni non lo “vede benissimo”. Ma lui non demorde, piano piano sta recuperando condizione e testa: “In generale sono un tipo che sa aspettare, che sa concentrarsi per fare le mosse giuste al momento giusto. Nel mio lavoro cerco sempre di avere obiettivi a corto raggio, perché sono i più facili da raggiungere”. La figura paterna ha avuto un peso enorme sul suo modo di agire: “Papà era un uomo tranquillo, silenzioso, che amava il calcio più di ogni cosa e ha trasmesso la passione a noi fratelli. Ci portava ovunque potessimo giocare, ovunque ci vedesse felici. Era un amante delle macchine e le cambiava spesso: Volkswagen, Chevrolet, Volvo”.  Proprio dal padre Paulo ha ereditato l’amore per il calcio, un po’ meno quello per le auto: “Negli ultimi dieci anni ne ho cambiate tre. Cosa me ne faccio? Siamo spesso in giro per le gare in Europa e in Italia e neppure le potrei usare. In più la Juventus ci fornisce un’auto aziendale. L’ultima che ho comprato la usa la mia fidanzata. Sto molto attento a spendere soldi, una raccomandazione che mi ripetono sempre i miei familiari. Il gorilla che ho in salotto l’ho trovato a una cena di beneficenza a Parigi, organizzata dal mio ex compagno di squadra Matuidi, per finanziare alcuni progetti di solidarietà in Africa, ma non sono un collezionista d’arte, è stato il mio unico investimento. Colleziono solo maglie da calcio, ne ho a centinaia. Una casacca di Del Piero, all’asta, mi è sfuggita per un soffio. E anche una di Maradona indossata in una partita contro il Brasile: qualcuno ha accettato di pagarla più di me”. Paulo Dybala, sulle pagine del periodico, usa poi parole dure con chi prende poco sul serio il Covid-19, un incubo che ha vissuto sulla sua pelle dal 21 marzo al 6 maggio scorso. “Se ho paura del Coronavirus quando incontro i tifosi? Io l’ho già avuto, casomai sono loro a doversi preoccupare quando incontrano me. I negazionisti hanno lo stesso valore intellettuale dei terrapiattisti”.

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