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Covid-19, Il Mattino: riprende la cura a base di plasma al Cotugno

Covid-19

Napoli si risveglia in questo primo lunedì di zona rossa. Il primo giorno, ieri, la città è sembrata svuotata, nel pieno rispetto, dunque, delle regole previste dal Governo per recidere al massimo i rapporti interpersonali. La lotta al Covid, però, si muove su diversi fronti: non solo distanziamento sociale ma anche cure fanno ben sperare.

Un’incoraggiante notizia proviene dall’Ospedale Cotugno di Napoli, in cui è ripresa la cura a base di plasma. I donatori? I pazienti che hanno già contratto il Covid-19 e sono guariti. Scatta il protocollo “Tsunami” e si procede alla selezione, sempre più fiscale, dei donatori, in base a criteri che via via sono sempre più stringenti.

Covid-19, Il Mattino: riprende la cura a base di plasma al Cotugno

Il Mattino riporta le parole di Bruno Zuccarelli, primario di Immuniematologia e Servizio trasfusionale dell’azienda dei Colli e vicepresidente dell’Ordine dei medici di Napoli: “Abbiamo raccolto finora 11 unità di plasma iperimmune non ancora utilizzate – avverte  – il protocollo Tsunami è stato recepita da Aifa ma ulteriormente modificato con criteri stringenti di selezione dei donatori. L’indicazione non è per i pazienti intubati in rianimazione ma ricoverati in terapia semintensiva. Ora siamo ripartiti nel ri-selezionare nuovi candidati ma il protocollo è molto più severo. Il donatore deve avere sviluppato non solo immunità contro il virus ma anche una titolazione di anticorpi molto alta. A ciò bisogna aggiungere tutte le procedura di ricerca di altri virus, tra cui anche epatite A ed epatite E, che affiancano il processo di trattamento del plasma per inattivare i microrganismi. Su dieci potenziali donatori con alti titoli di anticorpi ne ritroviamo uno o due al massimo”.

Emiliana Gervetti

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