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Monza, Boateng: “Ancora troppo razzismo. Il cambiamento deve partire dall’alto”

Il ghanese dei brianzoli parla a DAZN anche della sua carriera: “Messi? Quando l’ho visto allenarsi le prime volte ho pensato di smettere di giocare”.

Monza, Boateng: “Ancora troppo razzismo. Il cambiamento deve partire dall’alto”

“Nel calcio non è cambiato nulla dal 2013: forse giusto qualche multa in più, è davvero triste”: Kevin Prince Boateng è tornato sul tema razzismo: “Succede ancora, succede troppo. Il cambiamento deve arrivare dalla Fifa e dall’Uefa. Noi calciatori proviamo a parlare, usiamo i social, rilasciamo le interviste, ma occorre partire dall’alto, altrimenti è troppo difficile per noi”. L’ex calciatore del Milan ha palesato anche tanto entusiasmo per la scelta di Joe Biden, neo presidente americano, per l’elezione della sua vice, l’afroamericana Kamala Harris: “È una figura che dà un grande messaggio di speranza per tutte le donne del mondo: ha una forza, un’energia positiva che subito si percepisce. Quello che manda è un segnale forte, paragonabile a ciò che fecero Muhammad Alì e Nelson Mandela”. Poi un lungo discorso che ripercorre le tappe fondamentali della carriera: “Della Germania ho dentro rigore e puntualità, del Ghana il ritmo e la passione per la musica, ma dopo tutto mi sento anche molto italiano. Quando ero giovane, al Tottenham, ho comprato tre auto di lusso in un giorno, ma dietro c’era tanto dolore. Cercavo di comprare la felicità. Non ero contento, non giocavo, non stavo bene e allora cercavo altro. Certo, cambierei quella parte del mio passato. Mi sono sempre affidato al mio talento, avrei potuto fare di più, anche se comunque ho avuto una buona carriera. Allenarmi con Messi mi ha lasciato senza parole: avevo sempre detto che Cristiano Ronaldo era il più forte del mondo, ma Messi è un’altra cosa, non è normale. Mi allenavo con lui e, per la prima volta nella mia carriera, mi sentivo scarso: faceva delle robe incredibili, mi veniva voglia di dire lascio perdere, smetto di giocare”. Infine, un nuovo obiettivo: “Portare il Monza in A, naturalmente”.

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