Giornalista e scrittrice, con Pablito aveva scritto due libri sul trionfo mondiale. Insieme hanno avuto due figlie Maria Vittoria e Sofia Elena di 10 e 8 anni: “La mia scelta di raccontare Paolo è la voglia di regalare un po’ di Paolo a tutti, perché lui amava parlare con tutti, regalava un sorriso a tutti. Per questo ho preferito non chiudermi del mio dolore straziante, ma parlarne, parlare del valore della condivisione. Parlare del donarsi agli altri”. Federica Cappelletti, moglie di PaoloRossi, concede le sue parole ai microfoni di Radio Punto Nuovo: “Non lo faccio per sfruttare la scia di questo sentimento: sento fortissimo un sentimento dall’Italia. Paolo l’ho conosciuto quando già aveva smesso di giocare e ho recuperato, col tempo, rivivendo con lui quei momenti. Il percorso di malattia è stato difficile: questo sarà il nostro Mondiale gli dicevo, ma non ce l’abbiamo fatta. Il suo sorriso mi ha fatto innamorare, era la forza che lo distingueva dagli altri. Lo aveva perso negli ultimi tempi: era la forza che aveva un po’ smarrito”.
Paolo Rossi, parla la moglie Federica: “Mio marito non ha mai rifiutato Napoli”
“Il rifiuto al Napoli? Mi ha sempre spiegato che non ha mai rifiutato Napoli. Chiese a Ferlaino di fare una squadra vincente, Ferlaino disse che non avrebbe fatto una squadra vincente ed allora rifiutò. Paolo rifiutò Napoli per questa scelta di Ferlaino di non fare questa squadra per vincere. Ma, Paolo adorava Napoli ed il popolo napoletano: gli è sempre dispiaciuto non vestire la maglia azzurra. La squalifica? Abbiamo ricostruito questa vicenda, avrei giurato che non avesse fatto nulla del genere, non era attaccato ai soldi. Abbiamo trovato tutti i documenti: anche gli accusatori di allora lo hanno dovuto scagionare, lo hanno trascinato dentro perché era il nome più importante. L’ultimo incontro prima che Bearzot morisse gli disse: Ho sempre creduto in te e nella tua innocenza. E sapevo che mi avresti fatto vincere il Mondiale. Cabrini? Ho sentito Antonio e Marco Tardelli, non riescono neppure a parlare, con tutti quelli dell’82 c’è un rapporto bellissimo, ma con Marco e Antonio c’è un rapporto speciale. Tardelli mi diceva tutti i giorni: Ricordati che Paolo è mio fratello, non mi mentire sulle sue condizioni. In Paradiso con Diego Maradona e Gaetano Scirea? Quando è morto Maradona, Paolo ha iniziato a singhiozzare come un bambino, è stato un momento doloroso. Spero che adesso stiano insieme. Le nostre figlie sono molto brave, hanno fatto un percorso di crescita, le abbiamo spiegato tante cose. Paolo era un papà-eroe per loro. Abbiamo fatto una promessa a Paolo: andremo avanti con la Paolo Rossi Accademy, spero con la collaborazione di Tardelli e Cabrini, anche con borse di studio internazionali”.
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