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Coronavirus, in aumento la Christmas Blue: le cause della “depressione natalizia” ai tempi del virus

Giorgio Nardone, psicologo e psicoterapeuta del Centro di Terapia Strategica e formatore Consulcesi con una collana di corsi dedicata alla formazione professionale dei medici per fronteggiare i problemi dei pazienti di natura psicologica legata al Covid-19 avverte: “A causa della pandemia e delle conseguenti restrizioni, durante queste feste natalizie potrebbe verificarsi un aumento dei disturbi d’ansia, delle angosce e delle forme depressive negli italiani”.

Coronavirus, in aumento la Christmas Blue: le cause della “depressione natalizia” ai tempi del virus

La Christmas Blue, la cosiddetta depressione natalizia, colpisce durante le festività milioni di italiani. Quest’anno, a causa della pandemia e delle conseguenti restrizioni potrebbe verificarsi un aumento dei disturbi d’ansia, delle angosce e delle forme depressive negli italiani. A segnalarlo è Giorgio Nardone, psicologo, psicoterapeuta di
fama mondiale, fondatore insieme a Paul Watzlawick del Centro di Terapia Strategica e formatore Consulcesi con una collana di corsi dedicata alla formazione professionale dei medici per fronteggiare i problemi dei pazienti di natura psicologica legata al Covid-19. “Le limitazioni necessarie al contenimento del virus, che costringerà molti a stare lontani dai propri cari, rischiano di aumentare il disagio psicologico, specialmente nelle persone più fragili e più sole, già fortemente stressate dall’angoscia per il futuro, sia per la propria salute che per la condizione economica” spiega Nardone. Le soluzioni secondo l’esperto: “La prima cosa è quella di dare quotidianamente uno spazio all’angoscia e alle sensazioni depressive: al mattino, isolandosi, calarsi in tutti i pensieri più catastrofici rispetto alla giornata davanti a noi e mettere per iscritto tutto ciò che ci passa per la mente, entrando più possibile in dettaglio. Questa attività permette di concentrare in uno spazio e un tempo le sofferenze, limitandone così il vissuto”, spiega l’esperto. “Inoltre, essendo una prescrizione paradossale che fa fare quello che volontariamente vorremmo evitare tende a ridurre l’impatto dell’angoscia e dei meccanismi depressivi. Immaginare quello che ci piacerebbe fare nella giornata davanti a noi come se tutto fosse già come vorremmo che fosse: farsi il film mentale delle cose che metteremmo in atto. Dopodiché agire cominciando a realizzare le più piccole di queste. Questa indicazione ha il potere di attivare prima l’immaginazione e poi l’azione nella direzione costruttiva e permette di non essere risucchiati dai pensieri depressivi e dagli atteggiamenti rinunciatari”.

 

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