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Coronavirus Italia, da domani in vigore il nuovo Dpcm: ecco cosa prevede

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Il provvedimento sarà in vigore da domani 16 gennaio al prossimo 5 marzo. Da lunedì 18 gli istituti superiori tornano in presenza al 50%. Per i bar e le attività che vendono bevande e alcolici scatta il divieto di asporto alle 18. Musei aperti nelle zone gialle. Impianti sciistici chiusi fino al 15 febbraio. Anche nelle aree rosse sì alla visite di due persone nell’ambito del territorio comunale.

Coronavirus Italia, da domani in vigore il nuovo Dpcm: ecco cosa prevede

Le restrizioni anti contagio da Covid 19  saranno in vigore da domani al 5 marzo. Ecco le misure previste dal provvedimento. Nel nuovo Dpcm si legge che a partire da lunedì 18 gennaio le scuole superiori di secondo grado “adottano forme flessibili nell’organizzazione dell’attività didattica in modo che almeno al 50% e fino a un massimo del 75% della popolazione studentesca sia garantita l’attività didattica in presenza. Per le scuole dell’infanzia, per le elementari e le medie”, prosegue il testo, la didattica continua a svolgersi “integralmente in presenza”. Per i bar e le attività commerciali che vendono bevande e alcolici, come le enoteche, e che dunque non hanno cucina, scatta il divieto di vendita da asporto alle 18: “Per i soggetti che svolgono come attività prevalente una di quelle identificate dai codici Ateco 56.3 e 47.25 – si legge nel testo – l’asporto è consentito esclusivamente fino alle 18”. Nella riunione con il governo, le Regioni avevano chiesto che fosse vietata solo la vendita di bevande e non l’asporto in generale. Interessati bar ed esercizi specializzati nella vendita al dettaglio di bevande e alcolici. Poi: “Dal 15 febbraio gli impianti potranno aprire solo subordinatamente all’adozione di apposite linee guida da parte della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome e validate dal Comitato tecnico scientifico, rivolte a evitare aggregazioni di persone e, in genere, assembramenti. Lo spostamento verso una sola abitazione privata abitata – si legge nel testo – è consentito nell’ambito del territorio comunale, una volta al giorno, in un arco temporale compreso tra le 5 e le 22 e nei limiti di due persone ulteriori rispetto a quelle ivi già conviventi, oltre ai minori di 14 anni sui quali tali persone esercitino la potestà genitoriale”. Chi vive nei comuni con meno di 5mila abitanti, dice ancora il decreto, potrà invece spostarsi “per una distanza non superiore ai 30 km dal confine, con esclusione dei capoluoghi di provincia. Dal 16 gennaio 2021 al 15 febbraio 2021 è vietato ogni spostamento in entrata e in uscita tra i territori di diverse regioni o province autonome, salvi gli spostamenti motivati da comprovate esigenze lavorative o situazioni di necessità ovvero per motivi di salute. È comunque consentito il rientro alla propria residenza, domicilio o abitazione. Musei e altri istituti e luoghi della cultura potranno riaprire “a condizione che detti istituti e luoghi, tenendo conto delle dimensioni e delle caratteristiche dei locali aperti al pubblico, nonché dei flussi di visitatori (più o meno di 100.000 l’anno), garantiscano modalità di fruizione contingentata”. Restano sospese piscine e palestre, bingo e punti scommesse, tuttavia “i servizi di crociera – si legge nel Dpcm – possono essere fruiti da coloro che non siano sottoposti ovvero obbligati al rispetto di misure di sorveglianza sanitaria e/o isolamento fiduciario”.

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