L’edizione odierna de Il Corriere dello Sport dedica spazio al rapporto tra il patron del Napoli, Aurelio De Laurentiis e il direttore sportivo, Cristiano Giuntoli. Il quotidiano sportivo si sofferma sullo strappo esistente ormai tra i due. Dal punto di vista finanziario, per il Napoli è un anno molto difficile da gestire. La pandemia mondiale di Covid-19 ha ovviamente segnato le casse e le entrate del club partenopeo. Alla voce delle uscite, tuttavia, non è si registrato questo stop.
ADL e Giuntoli, CdS: distanziamento e strappo evidente. Le entrate e le uscite azzurre
Le entrate e le uscite azzurre allontanano l’oculatezza che ha contraddistinto l’operato del ds Giuntoli nei tre lustri precedenti. Di seguito, le parole de Il Corriere dello Sport: “Il confine tra il fallimento tecnico-economico e rinchiuso in quella forbice che va dalla Champions al niente più totale, fuori dall’Europa League. Ecco perché De Laurentiis ha cominciato a stabilire un certo distanziamento sociale da Giuntoli, il direttore sportivo che ha rinnovato il suo contratto due anni fa (marzo 2019) e dunque ha altre tre stagioni da <<nababbo>>, da un milione e duecentomila euro. E’ un bel po’ che il rapporto tra presidente e diesse è cambiato, talvolta si sono limitati a trasformare la necessità in virtù, ma lo strappo si percepisce”.
Da gennaio 2020, il Napoli ha speso 143, 5 milioni.
- 14 per Rrahmani al Verona
- 23,5 per Politano all’Inter
- 16 più 4 di bonus per Petagna alla Spal
- 20 più 4 di bonus per Lobotka al Celta Vigo
- 12 per Demme al Lipsia
- 50 per Osimhen al Lille
- 1 per il presito di Bakayoko al Chelsea
Entrate azzurre:
- 25 milioni per Allan dall’Everton
- 20 milioni con le cessioni al Lille nell’affare che ha coinvolto Osimhen per Karnezis, Manzi, Palmieri e Liguori
Emiliana Gervetti
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