Home » Coronavirus, alcuni pazienti restano più tempo in terapia intensiva per sindrome da stanchezza cronica
News

Coronavirus, alcuni pazienti restano più tempo in terapia intensiva per sindrome da stanchezza cronica

Covid-19 coronavirus

Alcuni pazienti che hanno contratto il virus restano più a lungo in terapia intensiva perché si scatenano gli stessi fenomeni biologici coinvolti nella sindrome da fatica cronica, una malattia molto diffusa le cui cause sono però in gran parte ancora sconosciute.

Coronavirus, alcuni pazienti restano più tempo in terapia intensiva per sindrome da stanchezza cronica

Lo suggerisce un articolo pubblicato da Frontiers in Medicine da alcuni ricercatori del Karolinska Institue e dell’università di Uppsala, che conferma il legame, suggerito da molti ricercatori, fra le due malattie. In particolare, spiegano gli autori, la sindrome post-Covid in chi è stato in terapia intensiva sarebbe causata dalla soppressione di un ormone prodotto dalla ghiandola pituitaria, da un “circolo vizioso” tra infiammazione e stress ossidativo delle cellule e da una bassa funzionalità di un ormone della tiroide, problemi già osservati in chi ha la fatica cronica. “Date le similarità – concludono gli autori – una collaborazione attiva tra i ricercatori esperti nelle cure in terapia intensiva e nella fatica cronica potrebbe portare a esiti migliori in entrambe le situazioni”.

Se vuoi sapere di più sul Napoli, tieniti sempre aggiornato con www.gonfialarete.com