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Doping, Schwazer, il giudice: “L’atleta non ha commesso il fatto”

Archiviato il procedimento penale. Il giudice di Bolzano scagiona il marciatore di Vipiteno, pesante contro Wada e Iaaf: “Hanno operato in maniera totalmente autoreferenziale non tollerando controlli dall’esterno fino al punto di produrre dichiarazioni false”.

Doping, Schwazer, il giudice: “L’atleta non ha commesso il fatto”

Gloria e fango. Ora una schiarita su una vicenda che ha preso i contorni del giallo: il Gip di Bolzano Walter Pelino ha disposto l’archiviazione per Schwazer nell’inchiesta penale con l’ipotesi di frode sportiva. Il Gip assolve Schwazer “per non aver commesso il fatto”, questa la motivazione principale fatta trapelare dall’AGI. Di per sé è una vittoria per l’ex campione olimpico di marcia (oro a Pechino 2008) che ha sempre professato la propria innocenza parlando apertamente di manomissione delle sue provette. La vicenda era iniziata con il controllo antidoping effettuato il primo gennaio del 2016 che aveva portato alla squalifica di 8 anni di Schwazer, considerato recidivo. Bisogna ora attendere la lettura delle motivazioni del dispositivo depositato dal Gip al Tribunale di Bolzano: in base a queste Schwazer, allievo di Sandro Donati – considerato un paladino dell’antidoping – potrebbe fare ricorso al Tribunale Svizzero contro la squalifica di 8 anni comminatagli dal TAS di Losanna che scade nel 2024. Il sogno di poter partecipare alle Olimpiadi di Tokyo resta sempre valido, lui continua del resto ad allenarsi. Il 36enne altoatesino lo ha sempre detto: ” Vorrei chiudere la mia carriera come voglio io, non magari come lo volevano altri”.

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