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Caso Lazio-Torino, D’Amore (Asl Napoli 2): “La tutela della salute prima di tutto. Ci definirono furbetti, ora…”

ASL

“Non abbiamo i vaccini ed è davvero una criticità che non riusciamo a capire quando si possa risolvere. O abbiamo ritardi o diminuzioni nelle spedizioni o saltano le spedizioni.” Così a Radio Punto Nuovo Antonio D’Amore, direttore dell’Asl Napoli 2.

Caso Lazio-Torino, D’Amore (Asl Napoli 2): “La tutela della salute prima di tutto. Ci definirono furbetti, ora…”

“L’uso del vaccino va di pari passo con alcune categorie – aggiunge il professore -. Speriamo di avere un numero di vaccini sufficiente. Io le posso dire che noi siamo i primi in Italia per numero di vaccinazione. Se ci danno più vaccini aumentiamo, molto spesso aumentiamo quei vaccini per le dosi. Quelli in frigo, sono scorte per il richiamo. Al Nord sono andati più vaccini, è la storia che si ripete. È giusto questo? Questo non è giusto, assolutamente. De Luca lo sta dicendo sempre, ormai. Ha litigato con tutti e i fatti gli danno ragione: Arcuri è stato rimosso. Non sappiamo i motivi, ma è un effetto di quelle parole. Ma le posso fare anche un altro esempio: abbiamo visto che ci sono situazioni allarmante, con i navigli pieni a Milano, ma io forse ho sentito un telegiornale che lo raccontava per soli tre minuti. Le file fuori agli ospedali di Milano non sono state raccontate. Mi chiedo: se fosse accaduto a Napoli cosa sarebbe accaduto? I media a volte non raccontano quello che avviene. Bloccare il Napoli in partenza per Torino fu la scelta giusta? Non possiamo anteporre la tutela di interessi che sono del mondo del calcio. Oggi la tutela della salute viene prima di tutto, penso che all’epoca abbiamo fatto bene e le altre Asl ci stanno dando ragione. Per gli altri eravamo solo dei furbetti”, conclude.

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