A poche ore dall’esordio sul palco dell’Ariston per la kermesse della canzone condotta da Amadeus e Fiorello, Zlatan si scatena in conferenza stampa: “Più facile fare gol che stare al Festival, ma se sbaglio nessuno mi può giudicare”.
Milan, Ibrahimovic da Sanremo: “Sono qui per gratitudine verso un Paese che mi ha dato tanto”
Il trentanovenne svedese è a suo agio anche in abiti non suoi: “Sicuramente è più facile fare gol – ammette Ibra -. Questo non è il mio mondo ma sono in buone mani con Amadeus e Fiorello, e non sono preoccupato. Se sbaglio nessuno mi può giudicare perché non è il mio mondo, se faccio bene meglio perché così avrò un lavoro quando smetto. Le mie condizioni? Il programma è sempre uguale. Sono stato sfortunato ad avere una piccola lesione, ma il programma del festival non cambia. Lukaku? Se vuole venire, è il benvenuto. Quello che succede in campo, finisce in campo, non c’è nessun problema. Il duetto con Mihajlovic (i due saranno protagonisti di un improbabile Io vagabondo, ndr)? Spero che non sappia cantare, così saremo allo stesso livello. Berlusconi mi avrebbe lasciato venire qua? Sicuramente sì, perché mi vuole troppo bene. Anche se mi ha mandato via, a Parigi. Voglio dare indietro all’Italia quello che mi ha dato, non solo nel calcio: è arrivata l’opportunità di fare il Festival, ho chiesto e mi hanno detto che è la più grande cosa che c’è in Italia e allora lo facciamo. Amadeus mi ha chiamato perché vuole spaccare tutti i record e io mi presento”. Il compenso di Ibrahimovic infatti andrà al mondo della solidarietà: “Sono qui per gratitudine verso un Paese che mi ha dato tanto”.
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