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Governo, Draghi: “Riapertura della scuola fino alla prima media, tutte le altre restrizioni restano ferme”. Sui vaccini: “Provvedimenti per operatori sanitari che non si vaccinano”

Il presidente del Consiglio riferisce ora sulle nuove misure in arrivo in  una conferenza stampa nella Sala Polifunzionale della Presidenza del Consiglio.

Governo, Draghi: “Riapertura della scuola fino alla prima media, tutte le altre restrizioni restano ferme”. Sui vaccini: “Provvedimenti per operatori sanitari che non si vaccinano”

Il premier ha annunciato la “riapertura della scuola fino alla prima media” anche in zona rossa: “Tutte le altre restrizioni, a parte quelle sulle scuole, restano ferme”, ha spiegato Draghi. Per quanto riguarda l’economia, “si pensa che lo scostamento di bilancio debba essere alla data della presentazione del Def, quindi a metà aprile”, ha detto il premier. “Non annunciamo i numeri per vedere l’effetto che fa, si vede quali e quanti sono i bisogni e da questo emerge lo scostamento necessario”. E aggiunge: “bisogna vaccinare i fragili e gli ottantenni e poi andare in ordine di età, ho anche detto che il criterio dell’età deve tornare a essere prioritario. Perché si vedono categorie che sono state vaccinate prima e non si capisce perché siano più esposte degli ultraottantenni che poi sono i nonni che stanno con i nipoti”. Intanto ha spiegato: “Io non sono stato vaccinato. Mi vaccinerò con AstraZeneca spero la settimana prossima: ho fatto la prenotazione e sto aspettando che mi rispondano”. Riapertura scuole, fino alla prima media dopo Pasqua, anche in zona rossa. “Il ministro Bianchi sta lavorando perché avvenga in modo ordinato”, ha spiegato il presidente del Consiglio. “La volontà complessiva era che, se ci fosse stato uno spazio, lo avremmo utilizzato per le scuole fino alla prima media”. Sui motivi della decisione, Draghi ha detto che “le evidenze scientifiche mostrano che le scuole sono un punto di contagio molto limitato solo in presenza delle altre restrizioni. Ciò che è fonte di contagio è tutto ciò che avviene attorno alla scuola, quindi più si alza l’attività scolastica più aumentano le possibilità di contagio. Le scelte dei governatori dovranno essere riconsiderate alla luce dell’affermazione del governo che la scuola in presenza è obiettivo primario della politica del governo. In alcuni casi sarà possibile effettuare il test” per gli studenti “ma parlare di azione globale mi sembra eccessivo”. Di nuovo sull’argomento vaccini: “il governo intende intervenire: non va bene che operatori sanitari non vaccinati siano a contatto con malati”, ha spiegato Draghi. “La ministra Cartabia sta prendendo un provvedimento a riguardo, ci sarà un decreto”. Inoltre, sullo stop all’export fuori dall’Unione europea dei vaccini, Draghi ha sottolineato che il criterio sarà quello della “proporzionalità e della reciprocità”, e che “noi per primi” nell’Ue “abbiamo proposto” il tema. Draghi ha anche detto che ci dovrebbero volere “3-4 mesi da ora” per i vaccini prodotti in Italia, anche se di case farmaceutiche stranieri. Draghi ricorda l’accordo tra la Thermo Fisher per la produzione di Pfizer-Biontech e sottolinea che “ci sono altri accordi per la produzione di vaccini in Italia”.

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