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Juventus, Pirlo: “Nel calcio può succedere di tutto, non voglio vedere rassegnazione”

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PIRLO SASSUOLO JUVENTUS – Riflettori puntati su Andrea Pirlo. Il tecnico della Juventus osservato speciale in questo finale di campionato in cui i bianconeri si giocano l’accesso alla prossima Champions League. Alla vigilia del match con il Sassuolo, in programma domani alle 20:45, il tecnico ha così presentato la gara:

“Deve fare una grande partita ma la cosa più importante è che non voglio vedere rassegnazione. Ne ho viste di tutti i colori, io ho perso una Champions vincendo il primo tempo 3-0. Abbiamo ancora possibilità di raggiungere l’obiettivo.

Ronaldo ha bisogno di staccare?
Non abbiamo ancora parlato di questo, ha giocato tante partite e le ha fatte bene. Vedremo come sta oggi nell’allenamento del pomeriggio e decideremo il da farsi. Domani per noi è importante e delicata, spero di avere tutti a disposizione.

Cosa pensa delle voci su un presunto litigio fra Paratici e Nedved per la sua posizione e sulle parole di Gravina?
A proposito di questo non voglio neanche parlarne, in gossip e cose inventate non voglio entrarci. Per quanto riguarda Gravina sono cose esterne da lasciare da parte. Noi vogliamo dimostrare sul campo di meritarci la Champions, il resto lo lasciamo agli esterni.

Come ha visto la squadra?
C’era grande delusione perché abbiamo perso 3-0 col Milan: una gara importante e uno scontro diretto. Come ho detto però nel calcio può succedere di tutto, il nostro obiettivo non cambia. Dipende da noi e speriamo che gli possano fare passi falsi. Abbiamo il dovere di crederci fino alla fine, il calcio dà soddisfazioni anche all’ultimo minuto.

Sul pagamento degli stipendi è tutto regolare?
Per adesso è tutto regolare, mai sentito niente in merito a questo. I pagamenti sono sempre stati regolari, andiamo avanti così.

Danilo e Arthur possono giocare titolari?
Stanno bene, si sono allenati bene. Danilo ha recuperato dal problemino che ha avuto nelle scorse settimane. Potrebbero partire dall’inizio.

Come mai la squadra sembra non avere grinta?
La grinta è una parola che esce spesso ma non credo sia fondamentale. Non basta dire alla squadra di metterci grinta e allora vinci le partite. Ho sempre chiesto un atteggiamento diverso, di avere bava alla bocca. Bisogna avere il sangue alla bocca e il fuoco nello stomaco per raggiungere i risultati. Ma parlare solo di grinta è troppo ridicolo. Lo si diceva 50 anni fa nel calcio, adesso non basta più.

In sede di mercato c’è sempre stata sintonia con la società?
Sì c’è sempre stata, sia quest’estate sia a gennaio. Avevamo pensato di fare qualcosa mettendo un attaccante in più a gennaio ma non si è presentata l’occasione giusta.

Cosa aveva in mente di diverso dicendo che si è dovuto adattare?
Avevo in mente qualcosa ma ad esempio non ho messo sempre la stessa formazione anche perché non ho sempre avuto tutti. Quindi ogni partita diventava diversa da programmare e impostare.

Si è spiegato perché giocatori importanti commettono errori anche banali?
Ce lo stiamo spiegando. Però abbiamo fatto anche tanti falli stupidi che vengono da errori commessi e un tentativo di recupero. Poi si arriva a commettere questo tipo di errori.

Quanta grinta c’è in lei ancora?
Siamo incazzati, non voglio vedere nella faccia dei giocatori e nell’ambiente rassegnazione. Siamo la Juventus e non possiamo essere rassegnati, dobbiamo lottare fino alla fine.

A che cosa nello specifico si è dovuto adattare?
Magari all’inizio hai un’idea di calcio e poi ti adatti. L’allenatore deve essere bravo ad adattarsi ai giocatori che ha a disposizione e farli rendere al meglio. Si hanno dei giocatori che magari si pensa abbiano certe caratteristiche ma poi scopri che sono differenti e devi muoverti diversamente.

Giovanni Maria Varriale

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