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Zanardi, assolto il camionista che travolse Alex: “Non ha nessuna colpa”. La decisione del Gip

alex zanardi

Questa la decisione del Gip di Siena Ilaria Cornetti, che ha accolto la richiesta di archiviazione con cui il 26 aprile scorso il procuratore capo Salvatore Vitello e il sostituto procuratore Serena Menicucci avevano chiesto di non procedere nei suoi confronti. Sul camionista non può essere attribuita nessuna responsabilità colposa.

Zanardi, assolto il camionista che travolse Alex: “Non ha nessuna colpa”. La decisione del Gip

Mentre Alex Zanardi, a un anno di distanza dal tragico impatto, sta proseguendo il suo lento ma progressivo percorso di recupero, ha subito numerosi interventi neurochirurgici che lo hanno portato a raccogliere piccoli, costanti progressi. Non riesce ancora a parlare, ma – a detta della famiglia – riesce a farsi capire. Condizioni stabili, comunque. “Attualmente si trova in una clinica speciale, dove sta seguendo un programma di riabilitazione. Ciò include stimolazioni multimodali e farmacologiche sotto la guida di medici, fisioterapisti, neuropsicologi e logopedisti per cercare di facilitare il suo recupero. L’affetto ricevuto da tutto il mondo è stato a dir poco commovente e travolgente”, ha dichiarato poche settimane fa la moglie Daniela al sito della BMW.

Intanto, per archiviare l’accusa di lesioni colpose a carico dell’uomo che si è reso (suo malgrado) protagonista dell’incidente che ha coinvolto il campione paralimpico, il gip ha impiegato quasi due mesi: l’udienza si era svolta il 26 maggio scorso e, in quella specifica circostanza, la famiglia Zanardi si era opposta. Marco Ciacci, 45enne di Castelnuovo Berardenga (Siena) era indagato per il reato di lesioni colpose gravissime: il camionista era alla guida del suo camion quando si consumò l’incidente sulla strada provinciale 146 tra san Quirico d’Orcia e Pienza, in provincia di Siena, in occasione della staffetta di solidarietà Obiettivo Tricolore, promossa dallo stesso Zanardi nell’ambito di un progetto molto ampio.

La famiglia di Zanardi, rappresentata dall’avvocato padovano Carlo Covi, si era opposta davanti al gip alla richiesta di archiviazione, riporta l’Ansa. “C’è stata un’invasione della corsia da parte dell’autocarro che è stata determinante per la reazione di Zanardi, provocando la manovra di sterzo a destra, da cui è conseguita la perdita di controllo del mezzo. Se il camion fosse stato regolarmente all’interno della sua corsia di marcia l’incidente non sarebbe successo”, aveva detto Covi durante l’udienza preliminare del 26 maggio scorso in Tribunale. “Non condividiamo assolutamente la richiesta di archiviazione né le conclusioni a cui è giunta la perizia del consulente tecnico della Procura, ingegnere Dario Vangi, che sostiene – spiegò l’avvocato Covi del Foro di Padova – che l’aver sorpassato di poco la mezzeria non ha provocato l’incidente. La domanda è: si può passare di poco con un semaforo rosso? La Procura che ha fatto proprie le conclusioni del consulente circa il fatto che lo scavalco della mezzeria da parte del tir non è stata la causa della reazione di Zanardi. Non è possibile che non ci sia una responsabilità del conducente del camion nell’incidente: Zanardi lo vide sopraggiungere e sterzò di colpo perché invase la corsia”.

 

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