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Napoli, Rrahmani: “Il calcio ci impone di non pensare al passato, ha ragione Spalletti. Abbiamo fatto un bel lavoro in questi giorni”

Rrahmani Osimhen

Il mercato estivo del Napoli passerà da qualche dolorosa cessione. È soprattutto Kalidou Koulibaly il forte candidato alla cessione dolorosa che porterà soldi alle casse del club azzurro. La sua permanenza in questi sette anni è stata il simbolo più evidente della strategia partenopea fondata sulla continuità, sulla permanenza dei giocatori migliori anche accettando un rischio di svalutazione. Un rischio che con Koulibaly ha pagato, viste le cifre di cui si parla per un suo possibile passaggio in Premier. Spalletti si è detto disposto a incatenarsi affinché il senegalese non venga ceduto. Ma l’affidabilità combinata alla maturità senza fronzoli di Amir Rrahmani, sotto alcuni punti di vista, fa capire che la politica di continuità del Napoli potrà avere un suo seguito, anche con una cessione dolorosa (e scusate l’abuso delle due parole, ma è per rafforzare il concetto), come quella di K2.

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Napoli, Rrahmani: “Il calcio ci impone di non pensare al passato, ha ragione Spalletti. Abbiamo fatto un bel lavoro in questi giorni”

È arrivato l’ultimo giorno di ritiro a Dimaro Folgarida per il Napoli, l’ex centrale difensivo dell’Hellas, Amir Rrahmani ha rilasciato un’intervista ai microfoni di Radio Kiss Kiss Napoli, con alcune parole che ripercuotono il concetto espresso dal suo tecnico Luciano Spalletti qualche giorno fa circa Napoli-Verona, la gara epilogo dello scorso campionato che ha visto gli azzurri fuori dalla coppa dalle grandi orecchio: “Il calcio è una professione in cui non si può pensare al passato. Oggi giochi e tutti dimenticano il passato, vedendo come hai giocato oggi. Si guarda sempre in avanti. Era difficile per tutti, sono stati giorni difficilissimi. Siamo tornati da un momento molto brutto. Avevamo fatto un miracolo avendo l’occasione Champions fino all’ultima partita e dobbiamo pensare a questo. I primi sei mesi eravamo andati male, nella seconda parte di stagione invece abbiamo fatto un miracolo e ripartiamo da qui. Tutte le competizioni per noi sono un obiettivo. Tutte le partite le approcciamo allo stesso modo, per vincere, anche perché non sappiamo cosa porta il futuro. Abbiamo fatto un bel lavoro in questi dieci giorni a Dimaro. Ogni giorno ci siamo allenati due volte, quindi era un po’ dura, ma è normale perché ogni preparazione comincia così. Spalletti? Sappiamo già cosa vuole, come vuole che giochiamo. Dobbiamo crescere ovviamente perché con un allenatore nuovo arrivano cose diverse, si cercano altre cose, noi dobbiamo assimilarle e fare ciò che ci dice. Ai tifosi non voglio promettere niente, voglio solo dire che abbiamo fatto tutto bene e speriamo di continuare a farlo. La nostra vita è il calcio, la nostra passione, la nostra professione. Speriamo che fino alla fine i tifosi resteranno con noi”.

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