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Napoli, Spalletti: “Bisogna lasciarsi alle spalle la partita col Verona. Su Insigne sono ottimista, ma bisognerà aspettare l’incontro con Adl. Mi incatenerei per tenere Koulibaly”

Spalletti

Il tecnico del Napoli Luciano Spalletti ha parlato sul palco in Piazza Madonna della Pace a Dimaro: “Di solito questi incontri sono fatti per sentire noi, in questo caso è importante ascoltare voi tifosi: la vostra presenza ci da i giusti stimoli. Ho una squadra forte ho ricevuto una prima risposta dai ragazzi, ma è attraverso il nostro impegno che si riceve una risposta. Per quanto riguarda le nuove regole di cui si parla, più che l’audio tra arbitro e Var mi interessa il tempo effettivo: diventerebbe tutto più bello e si eviterebbero anche le proteste per il recupero. Bisogna smetterla di tornare su Napoli-Verona: abbiamo già dato in quanto a rabbia e delusione, bisogna lasciarsela dietro. Sto curando molto la fase difensiva perché ho quasi tutti i calciatori di quel reparto a disposizione. Nella seconda parte del ritiro a Castel di Sangro, quando avrò a disposizione gli altri, ci concentreremo anche sugli altri reparti. Il mio rapporto con Adl? Vorrei avere più giocatori forti possibili: se c’è una visione comune su questo, si fanno risultati, altrimenti se ne fanno di meno. Più calciatori forti abbiamo, più risultati facciamo. Vorremmo stare sempre a contatto con il pubblico, ma ci sono delle regole per la questione pandemica. Se ci dovesse essere un focolaio perderemmo giorni importanti di preparazione. Insigne? Lui e il presidente si dovranno incontrare. Due personalità come le loro troveranno un punto in comune da cui ripartire, qualunque esso sia. È chiaro che l’occasione fa l’uomo ladro, i contratti e il calciomercato fanno il calciatore scontento o distratto. Sono ottimista, ma bisogna aspettare che si incontreranno e capire cosa si diranno. Fino a quel momento è inutile mettere le mani avanti”

Un organico all’altezza per affrontare tutte le competizioni

“Sul mercato credo che sia più giusto che a rispondere a certe domande sia Cristiano Giuntoli. Ma ripeto, per fare risultati con tutte le competizioni che ci aspettano, sarebbe il caso di avere un gruppo di 20 calciatori più i 3 portieri. Altrimenti si rischia di andare in difficoltà in certi momenti e a volte sono proprio queste piccole difficoltà a fare la differenza. Sono fortunato, in vent’anni che faccio questo mestiere ho avuto la possibilità di lavorare con tanti napoletani: hanno qualcosa in più, dal punto di vista del sentimento e dell’attaccamento. Ogni volta che sono venuto a Napoli sono stato benissimo, qui sono sul divano di casa mia. Koulibaly? Se serve mi incatenò per tenere Kalidou. Proprio Zielinski mi ha detto che si sentono una squadra forte, però è ancora presto per capire se possiamo fare passi avanti o se manca qualcosa. Di certo dobbiamo avere un poco di cazzimma. La personalità ti permette di esprimere ai tuoi livelli, ma poi bisogna valutare che anche 6/7 squadre hanno questa qualità. Poi il lavoro farà un po’ la differenza, l’essenziale è la disponibilità che mostra la squadra per essere sempre protagonisti ad alti livelli. Ognuno ha la sua idea di calcio ma poi non deve snaturalizzare dei campioni che hanno già mostrato le loro qualità. Se le qualità poi sono espresse nel complesso di squadra si ottiene il massimo. E’ difficile far fare il terzino a Politano, ma può partire più dal basso o più da dentro il campo. Sono fortunato quindi uomini forti per destini forti e poi ci si aggiunge non c’è altra strada se no faremo una vita da comparse senza essere mai titolari del nostro percorso”.

 

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