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Calciopoli, accolto il ricorso di Giraudo alla Corte europea dei diritti dell’uomo

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CALCIOPOLI RICORSO GIRAUDO – La Corte europea dei diritti dell’uomo ha accettato il ricorso di Antonio Giraudo, sospeso a vita dalla Figc dopo lo scandalo di Calciopoli. Non può considerarsi una vittoria per l’ex amministratore delegato della Juventus, ma è un primo passo. Nel marzo 2020 si era rivolto alla CEDU, in quanto l’ex dirigente sostiene di essere stato leso nel processo sportivo a seguito ai fatti del 2006. Adesso Giraudo potrà rivolgersi allo Stato italiano.

Calciopoli, accolto il ricorso di Giraudo alla Corte europea dei diritti dell’uomo

Secondo gli avvocati di Giraudo all’epoca “ci fu una macroscopica violazione dei diritti della difesa”, per non parlare “della ragionevole durata del processo”. Si legge su Il Corriere di Torino che, sebbene la strada sia lunga, l’accettazione del ricorso è un importante traguardo in quanto al 90% di questi sono stati respinti, tanto che la CEDU ha invitato attraverso i propri canali ufficiali a non presentare ricorsi dato che statisticamente gli avvocati non dimostrano di avere piena conoscenza dei criteri di ammissibilità. Non è stato un problema invece per il pool di legali che hanno affiancato l’avv. Rosboch. Tra questi anche il belga Jean-Louis Dupont, al quale si sono rivolti anche i club della Superlega.

Serena Grande

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