AMMUTINAMENTO UDIENZA ALLAN – Il Napoli riapre il capitolo ‘ammutinamento’, la vicenda che risale al 2019 quando la squadra nella notte della Champions del 5 novembre rifiutò di andare in ritiro come previsto dalla società. Il caso sembrava ormai chiuso, soprattutto dopo la vittoria della Coppa Italia con Rino Gattuso quando gli animi dell’ambiente apparvero distesi. Invece a due anni dal fatto, De Laurentiis porta in Tribunale tre ex azzurri: Allan, Hysaj e Maksimovic.
Il Mattino – Caso ammutinamento, la prossima settimana l’udienza di Allan: la difesa del calciatore
L’udienza di Allan si terrà al Tribunale di Napoli tra pochi giorni, il 14 ottobre, e vi parteciperà lo stesso calciatore in videoconferenza. La società azzurra chiederà al centrocampista brasiliano, attualmente in forza all’Everton, il pagamento di una somma vicina al 50% di una mensilità dello stipendio della stagione 2019/2020 come multa per il comportamento tenuto quella sera. Il club attraverso il suo arbitro – si legge su Il Mattino – punterà ad ottenere il pagamento anche per il presunto screzio con il vice presidente Edoardo De Laurentiis pochi minuti prima che la squadra decidesse di non tornare a Castel Volturno. Allan si difenderà spiegando che all’epoca dei fatti era infortunato e inabile e per prassi un calciatore reduce da un infortunio rientra nella sua abitazione, anche in caso di ritiro.
Allan potrebbe chiamare Ancelotti a testimoniare
La posizione di Allan ha un peso diverso, sia per le sue condizioni fisiche sia per lo screzio con Edo De Laurentiis. Quella notte il brasiliano (infortunato) non doveva essere allo stadio, ma decise comunque di raggiungere i compagni che lottavano per la qualificazione in Champions League. Poi arrivano i tumulti nello spogliatoio, la decisione di non andare in ritiro e infine la causa del Napoli che coinvolsero anche i danni d’immagine. Il 14 l’ex azzurro – scrive Il Corriere del Mezzogiorno – potrebbe chiamare a testimoniare in suo favore Hysaj, Maksimovic e/o Ancellotti.
Serena Grande
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