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De Siervo: “C’è imbarazzo per la mancata presa di posizione del Governo sulla Superlega. Inter-Juve al 75% di pubblico occasione persa”

De Siervo

“Siamo onorati di avere ospitato questa riunione. Doveva essere nell’aprile del 2020, ma poi abbiamo visto come la pandemia abbia colpito il mondo e questa regione. Volevamo farlo bene e porci con la schiena dritta nei confronti dei grandi del calcio”. L’assemblea generale delle leghe europee, svoltasi tra ieri e oggi a Milano, ha votato il proprio no agli Europei e i Mondiali ogni due anni. I temi discussi sono stati anche altri, dal Fair Play Finanziario alla minaccia della Superlega. E non è mancato un attacco frontale, da parte dell’ad della Lega Serie A al Governo italiano.

De Siervo: “C’è imbarazzo per la mancata presa di posizione del Governo sulla Superlega. Inter-Juve al 75% di pubblico occasione persa”

“La mancata presa di posizione del nostro Governo circa la questione della Superlega ci crea imbarazzo. Ci risulta che le lettere siano pronte e ci domandiamo, con la European Leagues, perché questa posizione, che il presidente Draghi aveva espresso con un tweet, non sia ancora ancora stata presa in una forma congrua. Oggi siamo all’ultimo spiraglio di tempo e ci auguriamo che il nostro Governo ribadisca la sua posizione raccontata all’epoca”, dichiara Luigi De Siervo.

Sul mancato accordo sulla totale capienza di San Siro per il derby d’Italia Inter-Juve, come previsto nel mese scorso, De Siervo manda un’altra frecciatina allo Stato: “Sarà solo al 75%? Questa è un’altra occasione persa, con l’aiuto di tutti siamo arrivati fino a questo punti e ci aspettiamo che il ritorno agli stadi pieni avvenga nel corso delle prossime settimane. Confidiamo in tal senso nell’attività politica della nostra federazione e del nostro Governo, che riescano a restituire ai nostri tifosi il piacere di vedere una grande partita”

Sul Financial Fair Play: “La mancanza di sostenibilità finanziaria è una delle minacce. La UEFA sta lavorando a nuove regole per il Financial Fair Play. Noi siamo degli stakeholder, noi supportiamo un regolamento a livello europeo, per incrementare la sostenibilità finanziaria dei club. Supportiamo gli attuali principi, tra cui la limitazione dei conferimenti degli investitori, attuale, ragionevole. Un’ulteriore liberalizzazione non supporterebbe la sostenibilità finanziaria, ma porterebbe a un’altra inflazione dei prezzi”.

Sul processo decisionale. “Nell’ordine dei rapporti fra UEFA e leghe Europee, bisogna avere una fase di collaborazione per raggiungere gli accordi, su argomenti che riguardano le leghe e i club. Solo la consultazione non è più sufficiente. Noi riteniamo che solo una consultazione non è sufficiente per dare una governance stabile. Abbiamo riconfermato la nostra posizione sul Financial Fair Play, ma anche quella che può essere la governance del calcio a livello europeo”.

Sulla collaborazione con la FIFPro: “Stiamo affianco a organismi rappresentanti dei calciatori. Stiamo lavorando su progetti specifici, ma abbiamo concordato, con tutti gli stakeholder, di arrivare a un approccio personalizzato sulle singole realtà territoriali, per appoggiare le leghe a livello nazionale. Abbiamo anche parlato di come gestire commozioni celebrali o trauma cranici. Non soltanto per Eriksen per quanto successo in Danimarca”.

Sui ricavi delle competizioni UEFA. “I tifosi hanno supportato le leghe europee, tutte le organizzazioni sono in linea su questi principi. Abbiamo avuto un’assemblea generale sulle tematiche di natura politica che abbiamo discusso. C’è una parte della nostra associazione che fa capire che i progetti sono convincenti e utili”.

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