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Juve-Fiorentina, Allegri: “Il trend in Champions deve essere la normalità”. Italiano chiede “la partita perfetta” ai viola

Vigilia rovente sull’asse Torino-Firenze. I due tecnici, in conferenza stampa, chiedono ai loro giocatori una prova importante. Sanno, entrambi, che questa può essere una giornata campale per entrambe le squadre: per motivi diversi, certo, ma comunque di portata essenziale.

Juve-Fiorentina, Allegri: “Il trend in Champions deve essere la normalità”. Italiano chiede “la partita perfetta” ai viola

La convincente vittoria in Champions League, che ha stabilito l’approdo anticipato agli ottavi di finale, ha ridato serenità all’ambiente bianconero, ma Max Allegri non vuole che la squadra si conceda attimi di relax. Tutt’altro. Nella conferenza stampa della vigilia della partita di domani alle 18 contro la Fiorentina all’Allianz Stadium, ha parlato del ritiro, della nuova impostazione società/squadra e dei rischi nell’affrontare una punta come Vlahovic, spesso (e volentieri) accostata proprio al club bianconero. “Questi giorni passati insieme sono quelli che ci sono mancati quest’estate – ammette l’allenatore bianconero -. Lavoriamo, chiacchieriamo. Anche senza fare allenamenti pesanti. Sono i momenti che quest’estate non abbiamo avuto, diciamo che sono serviti a questo. Ora però è importante chiudere bene altrimenti questi giorni non sono serviti a niente. Sono quasi tutti a disposizione a parte Kean e De Sciglio. La Fiorentina ha tre punti in più di noi, gioca bene in ampiezza e ha giocatori tecnici. Ha un allenatore bravo che fatto bene l’anno scorso a La Spezia e sta facendo bene anche ora. Cercheremo di fare meglio delle ultime due partite. Il momento no? L’ho vissuto cercando di analizzare quello che è successo. Col Sassuolo non meritavamo di perdere, con l’Empoli abbiamo creato molto, col Verona abbiamo sbagliato l’approccio perché venivamo da una brutta sconfitta che non ci ha permesso di metterla da parte. Venivamo da un periodo positivo e in tre giorni abbiamo buttato tutto quello che avevamo costruito. Vlahovic? È bravo e i numeri lo dimostrano. Però noi abbiamo ottimi difensori – assicura Allegri -, quindi sono tranquillo. Con la viola gara da bollino rosso? Le partite di campionato per la Juve sono tutte così. I fatti dicono questo, bisogna essere realistici e pratici. Noi abbiamo preso undici gol da squadre che sono dal decimo posto in giù nella classifica e su questo bisogna migliorare. Le nostre partite in campionato sono state sempre aperte e bisogna lavorare su questo”.

Sul fronte viola, Vincenzo Italiano scalda l’ambiente, già rovente per la sentitissima partita con la “poco simpatica” Juve: “So quanto ci tiene la piazza, l’abbiamo preparata bene, poi il campo dirà se sarà bastato”. L’ex allenatore spezzino sa come la partita con la Juventus da queste parti sia un qualcosa di diverso, ma predica calma: “Cercheremo di essere noi stessi con la mentalità che avete visto tutti in queste partite. Vogliamo stare il più possibile nella loro metà campo, cercando di fare quello che abbiamo dimostrato in queste gare. Già alla fine del match con lo Spezia i tifosi dietro la panchina mi chiedevano della Juventus. È una gara importante per la nostra crescita, ma perdere mi fa stare male contro qualsiasi avversario, non cambia nulla ed i ragazzi lo sanno”. L’allenatore della Fiorentina, che annuncia la reiterata positività di Nico Gonzalez, ha fatto un focus sul “tormentato” momento di Dusan Vlahovic: “In undici partite ha fatto 8 gol, ma in alcune gare non siamo riusciti a servirlo bene o a sfruttarne il potenziale. Dusan in campo dà sempre l’anima, rincorre tutti, cerca di dettare il passaggio, si impegna al massimo. Contro lo Spezia lo abbiamo messo in condizioni di lavorare dentro l’area di rigore e si è visto. Quello che accade fuori campo non incide minimamente nelle prestazioni, arriva da una tripletta ed ha il massimo di fiducia ed autostima arrivando a questa partita con entusiasmo. Il futuro? Leggo poco, ma ho visto che è stato accostato ad ogni tipo di squadra. Per me sono voci, lui è concentrato sul campo e ci tiene a far bene, importa solo quello”.

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