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Italia, Mancini: “Con Zaniolo e Scamacca ci giochiamo il Mondiale. Su Joao Pedro e la corsa scudetto…”

Mancini

“Noi come con Lippi: troveremo i giovani giusti sul cammino. Vialli ci trascinerà ancora e noi lotteremo per lui”. Roberto Mancini sprizza ottimismo da tutti i pori. Il ct azzurro, che ha trascorso il Natale in famiglia a Jesi, sua terra d’origine, ha rilasciato un’interessante intervista alla Gazzetta dello sport, sulle possibilità di qualificazione dell’Italia ai Mondiali in Qatar 2022.

Italia, Mancini: “Con Zaniolo e Scamacca ci giochiamo il Mondiale. Su Joao Pedro e la corsa scudetto…”

“Zaniolo può dare tanto, alla Roma e alla Nazionale. Dipende tutto da lui: dalla sua condizione fisica e dalla continuità di gioco che saprà dimostrare”, ha aggiunto. “In questi tre anni abbiamo avuto la garanzia di Immobile e Belotti e tanti giovani in crescita, di buone qualità. Ultimamente, sì, molti stanno facendo bene. Scamacca per esempio ha tutto per diventare un centravanti completo. Segna in tutti i modi: di testa, di piede, da vicino, da lontano, ha fisico e tecnica. All’ultimo raduno gli ho parlato a lungo e gli ho spiegato dove può arrivare con le sue potenzialità. Vale il discorso fatto per Zaniolo: dipende tutto da lui. Dalla continuità che saprà trovare. È giovane, deve giocare tanto. Da qui ai playoff ha davanti tre mesi e tre mesi, per un ragazzo, sono tanti. Può crescere ancora molto”, ha spiegato. “Spinazzola? Per noi è un giocatore fondamentale. A sinistra continua ad attaccare e riesce anche a difendere: è un po’ in ritardo rispetto al recupero previsto, ma siamo fiduciosi che a febbraio possa tornare in campo. Avrà quindi un paio di mesi per arrivare da noi in ottime condizioni di forma.” Su Joao Pedro e la possibilità di indossare la maglia azzurra. “Non è che abbiamo chiesto noi a Joao Pedro di diventare italiano… Ha sposato una donna italiana, ha doppio passaporto, è convocabile. Giusto considerarlo, ha grandi qualità tecniche. Poi la convocazione va meritata, giocando bene. Vale per tutti. Non dimentichiamo che in questi anni il numero dei giocatori italiani si è ristretto ulteriormente rispetto al passato. Siamo scesi al 35%. Si restringe anche la scelta per la Nazionale”. Infine, sul futuro in caso di mancata qualificazione ha concluso: “Non ci penso. Io penso che vinceremo il Mondiale”. Corsa scudetto. “All’inizio ero convinto che la Juve fosse la squadra da battere. Ma ha trovato dei problemi. L’Inter ha acquistato un grande giocatore come Dzeko e anche Dumfries è forte: oggi è la favorita per lo scudetto. Ma Milan, Napoli e Atalanta non sono tagliate fuori. È una corsa a quattro”

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