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V per Vendetta. Carnevale in anticipo: l’uomo mascherato sfila a Venezia e vince LE PAGELLE

Osimhen

Via la maschera vecchia, spazio alla nuova per l’attaccante nigeriano. Lo fa a Venezia, città del Carnevale, trova il gol che sblocca le ostilità e che mette il Napoli ad un punto solo dall’Inter capolista. Victor mette la sua griffe in Laguna, e si vendica dell’espulsione rimediata all’andata. Petagna nel finale mette il risultato in ghiaccio.

V per Vendetta. Carnevale in anticipo: l’uomo mascherato sfila a Venezia e vince LE PAGELLE

Sanremo è alle spalle. Nei bar domani sentiremo parlare non più di Amadeus e Mahmood, ma dell’uomo mascherato, riuscito ad intrufolarsi con veemenza nell’ambiente del Festival della canzone. Certo è che fare la voce grossa nella città del Carnevale per antonomasia, con tanto di maschera, è tanta roba. Tre punti pesanti del Napoli al Pier Luigi Penzo. Victor Osimhen, alla prima da titolare dopo l’infortunio, decide con un colpo di testa dopo un’ora di gioco, prima della rete del subentrato Petagna sul fotofinish: gli azzurri si portano a -1 dall’Inter prima dello scontro diretto di sabato prossimo. La data da segnare con il circolino rosso sul calendario ora è sabato 12 febbraio (ore 18), perché allo stadio Maradona va appunto di scena il match di cartello tra Napoli ed Inter. Una sfida mai banale tra queste due squadre e che in questa stagione rischia di rappresentare l’ultimo crocevia scudetto per gli uomini di Spalletti. Sanremo è storia vecchia. Canta Napoli.

VENEZIA (4-3-3): Lezzerini 6; Ebuehi 5, Caldara 6.5, Ceccaroni 5.5, Haps 6; Cuisance 5 (78′ Nsame NG), Crnigoj 6 (70′ Busio 5.5), Ampadu 5.5 (78′ Fiordilino NG); Johnsen 6 (70′ Aramu 6.5), Okereke 5, Nani 5 (62′ Henry 6). All. Zanetti 6.

NAPOLI (4-2-3-1):

Ospina 6.5: la sua presenza è ingombrante, si fa sentire ed è sempre attento.

Di Lorenzo 6: buona gamba ma non sempre corretti i tempi di inserimento, in fase offensiva avrebbe potuto dire la sua, si limita al compitino.

Rrahmani 6.5: dirige la difesa con fare da veterano. E pensare che partiva da terza scelta… Scafato.

Juan Jesus 6.5: non avrà movenze da palati raffinati ma ha una solidità esemplare.

Mario Rui 6: affidabile, si innervosisce un po’ troppo su un paio di scarpate subite dagli avversari.

Fabian Ruiz 6: fa il diavolo a quattro, ma è meno ficcante rispetto ad altre uscite.

Lobotka 6.5: una pepita che metterebbe a posto qualunque gioielleria di lusso. Repertorio completo, non sbaglia un pallone. Prende falli a raffica, non si scompone.

Politano 6.5: moto perpetuo, spinge spesso da solo. Super ritmo e senso della posizione. E poi l’assist sblocca risultato… (79′ Elmas NG)

Zielinski 6: meno evidente di altre occasioni, ci mette un po’ a carburare perché i dirimpettai lagunari gli danno fastidio. Viene fuori alla distanza. (89′ Ghoulam NG)

Insigne 5.5: nella generosità che ci mette, recupera più palloni di tutti, ma ne perde anche tanti. Mette un paio di buoni cross tesi, sui quali Osimhen non ci arriva e ringrazia. Solo un tiro verso Lezzerini, col piede debole. (79′ Mertens 6.5: bello da vedere e pericoloso come al solito, anche per pochi spiccioli di gara. Dal suo tiro nasce il raddoppio azzurro)

Osimhen 7.5: V come Victor, V per vendetta dopo la sciagurata espulsione dopo appena 24 minuti all’andata. Decide il match con una capocciata su cioccolatino di Politano, gladiatorio su ogni pallone che tocca. Sul personale tabellino anche un palo. Bentornato. (89′ Petagna 6.5: poco appariscente nonostante la stazza, trova il punto del 2-0 in contropiede con la solita abnegazione).

All. Spalletti 6.5: la classifica sorride, il suo Napoli  è squadra che sa soffrire: la strada è quella giusta.

di Andrea Fiorentino

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