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Il Napoli di Spalletti – Tra vecchie certezze e volti nuovi, rivelazioni e talenti: il mix perfetto di un gruppo che sogna il tricolore

Rrahmani
Photo by Francesco Pecoraro/Getty Images)

Il Napoli di Luciano Spalletti è tra le squadre candidate per lo scudetto, obiettivo massimo per la compagine azzurra, soprattutto rispetto a quello della scorsa stagione, per un pelo, fuori dalla zona Champions League. Ci sono veterani, fondamentali per gli equilibri del gruppo e nuovi volti. Altri, già presenti nelle “puntate precedenti” ma rinati sotto la guida tecnica e attenta dell’allenatore toscano.

Napoli di Spalletti – Tra vecchie certezze e volti nuovi, rivelazioni e talenti: il mix perfetto di un gruppo che sogna il tricolore

La forza del gruppo azzurro probabilmente risiede proprio nel mix perfetto degli uomini che scendono in campo. Tra vecchie presenze, pur sempre fondamentali per il morale e sempre determinanti in fatto di prestazioni e gol, e volti nuovi o impensabilmente rilanciati da Luciano Spalletti.

Si pensi a Dries Mertens, in gol, ancora, in questa stagione. Basti pensare all’apporto del belga anche quando non è in campo. Dalla panchina, le sue indicazioni, i suoi incitamenti ad Osimhen, nel suo ruolo, più giovane e meno esperto. Si pensi ad David Ospina, asse portante dei pali azzurri, meno giovane di Alex Meret e molta più esperienza da mostrare, per difendere la porta e le incursioni avversarie. Con Lorenzo Insigne alle porte, verso la sua nuova e probabilmente ultima esperienza a Toronto, urge una sistemazione nuova e un volto più giovane per non far rimpiangere troppo il numero 24, al suo primo gol su azione, contro la Lazio, nella scorsa sfida.

Tra i nuovi volti c’è di certo Frank Zambo Anguissa, meno presente del previsto in campo, ma pericoloso al punto giusto. Non può mancare poi il riferimento alla stagione di Amir Rrahmani, titolare in campo, onnipresente come difensore centrale. In gol due volte e con un percorso in crescita, che sembra destinato a non fermarsi ancora. La sua avventura in azzurro non è iniziata nel migliore dei modi. Seconda scelta rispetto a Kostas Manolas, ormai dell’Olympiacos, con uno scivolone importante alle sue prime apparizioni. Poi ad essere scivolato è stato proprio l’ex collega greco, contro la Juventus. Propiziando la rete del temporaneo vantaggio bianconero, alla terza di campionato, Manolas “perse il posto”. Tutte le speranze e la fiducia, dunque, vennero riposte, a posteriori, giustamente, proprio nel kosovaro, asse portante, insieme a Koulibaly, della retroguardia partenopea. Immancabile poi il riferimento a Lobotka, rivelazione del centrocampo, portatore di un palleggio sopraffino, con margini di miglioramento. E’ proprio in questa compagine equilibrata, tra vecchio e nuovo, tra certezze e rivelazioni, che probabilmente risiede la forza del gruppo di Spalletti, a pieno titolo in corsa per il tricolore.

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Emiliana Gervetti

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