Ieri, come sovente capita da queste parti, il difensore del Napoli Kalidou Koulibaly (ma anche Dries Mertens, in altri termini poco ortodossi) è stato vittima dei soliti epiteti a Bergamo. La federazione senegalese: “Questi idioti senza cervello non dovrebbero avere posto in uno stadio”. Mentre il club bergamasco promette di osteggiare “con forza ogni comportamento non in linea con i principi di civiltà ed educazione”.
Atalanta-Napoli, dura presa di posizione del club orobico: “Agiremo contro i responsabili di razzismo”
L’Atalanta ha dunque stigmatizzato questi comportamenti, preferendo non dare visibilità a chi si rende protagonista di gesti così deplorevoli, per di più nella giornata dell’ennesima campagna di sensibilizzazione contro il razzismo. Ecco la nota ufficiale della Dea: “Atalanta BC comunica che ogni comportamento non in linea con i principi di civiltà ed educazione, da sempre perseguiti da questo club, sarà osteggiato con forza. Non vogliamo, e lo sottolineiamo, dare visibilità a soggetti che nulla hanno a che fare con il nostro ambiente e, pertanto, senza clamori né generalizzazioni, agiremo nelle sedi competenti affinché l’immagine del club e della città di Bergamo siano tutelate”.
I fatti – Un grave e volgare insulto (Negro di m…), anticipato da un paio di epiteti volgari nei confronti dell’attaccante Dries Mertens: è l’audio, udibilissimo in un video ripreso da bordocampo sotto la Curva Nord del Gewiss Stadium di Bergamo, contenente le parole razziste dette da un tifoso dell’Atalanta a Kalidou Koulibaly all’imbocco del tunnel che ha riportato negli spogliatoi il Napoli alla fine della partita di campionato contro i bergamaschi.
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