MULTIPROPRIETÀ DE LAURENTIIS – Il Napoli lotta per lo scudetto con Milan e Inter, mentre il Bari ha già centrato il suo obiettivo stagionale raggiungendo la promozione in Serie B. Sullo sfondo la delicata questione della multiproprietà che incombe sulla famiglia De Laurentiis, che attraverso la FilmAuro detiene la proprietà del club azzurro e del club biancorosso.
Multiproprietà, il 27 aprile il Tribunale federale discuterà il ricorso della famiglia De Laurentiis
Qual è il nodo? Secondo le norme federali, approvate nel settembre 2021 sulla scia del caso Lotito-Salernitana, dal 30 giugno 2024 due società calcistiche (anche se di categorie diverse) non potranno avere lo stesso proprietario. Una decisione che non è stata colta con favore dalla famiglia De Laurentiis, visti anche gli investimenti a Bari, la quale ha preparato una controffensiva sul piano giuridico per contrastare la decisione.
La delibera del Consiglio federale è stata impugnata contestandone la costituzionalità e la legittimità, soprattutto sotto il profilo degli effetti retroattivi. Per essere più chiari, il ragionamento fatto è questo: nel 2018 quando fu acquistato il club pugliese vigeva la famosa deroga e non è giusto cambiare le regole in corsa. Secondo quanto si apprende da La Gazzetta dello Sport, il 27 aprile il Tribunale federale discuterà il ricorso preparato dall’avvocato Mattia Grassani e firmato da Aurelio e Luigi De Laurentiis in proprio, Napoli, Bari e FilmAuro.
Naturalmente il patron azzurro e suo figlio ricorreranno, eventualmente, ad ogni grado di giudizio e non è detto che termini sul piano sportivo. È possibile che riescano ad ottenere non più di una proroga per la vendita di una delle due squadre, ma il timore è certamente quello di essere costretti a vendere e in tempi brevi, perdendo tutti gli investimenti e sforzi fatti in questi anni. Un peccato, soprattutto dopo il lungo lavoro che è stato fatto a Bari, dal fallimento alla promozione di questi giorni.
Serena Grande
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