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Torino-Napoli, parla lo staff di Spalletti: “L’intensità non è mai mancata. Troppi infortuni? Il calcio è cambiato”

SSC Napoli

Sorprendentemente in conferenza non c’è Luciano Spalletti alla vigilia della gara di domani all’Olimpico di Torino, ma l’intero staff tecnico. Sono infatti presenti il vice Domenichini, il match analyst Beccaccioli, i collaboratori Baldini e Calzona, il preparatore atletico Sinatti e il suo vice Cacciapuoti. Presente infine il preparatore dei portieri Rosalen Lopez.

Torino-Napoli, parla lo staff di Spalletti: “L’intensità non è mai mancata. Troppi infortuni? Il calcio è cambiato”

Prende subito la parola il vice allenatore, Marco Domenichini: “Siamo contenti della qualificazione in Champions League, che era molto importante e ringraziamo la squadra per questo”.

“Il calcio è cambiato in questi ultimi anni, soprattutto quest’anno il Covid ha portato delle problematiche, l’80% della rosa è stata positiva e questo ha portato un’assenza nel periodo di positività e poi problematiche sul rientro all’attività – afferma successivamente il preparatore atletico degli azzurri, Francesco Sinatti -. Sicuramente ha inciso, il Covid ha strascichi anche successivamente, lascia uno stato infiammatorio nell’organismo e problematiche muscolari dipendono da questo. La differenza va fatta anche tra natura muscolare o traumatica e quest’anno ci hanno penalizzato, a partire dai traumi per Osimhen, va fatta una distinzione. La frequenza degli impegni poi non aiuta l’integrità fisica”. Gli fa eco Domenichini: “Cosa è cambiato tra un girone e un altro? Difficile capirlo, è una domanda alla quale non c’è risposta, non essendoci una controprova. I fattori sono tanti: molte partite, la fatica accumulata, la Coppa d’Africa, il virus, ma ci sono comunque state prestazioni importanti al ritorno, ma non è mai cambiato l’impegno, sempre massimale. Su questo dobbiamo fare valutazioni, se ci fossero state differenze saremmo intervenuti, ma i ragazzi sono stati sempre fantastici e li ringraziamo per l’obiettivo raggiunto e che mancava da anni”. Parla Francesco Calzona, collaboratore di Spalletti e vice di Sarri nel 2018, quando il Napoli toccò davvero con mano (e 91 punti) il sogno scudetto: “La delusione di Mertens per il mancato aggancio alla vetta? Le problematiche di quest’anno sono state già spiegate dai colleghi, da parte mia c’è dispiacere per come siamo stati vicini alla vetta, ma nessun rammarico, non ritengo ci fossero le condizioni per vincere il campionato, quest’anno: è importante sottolineare che siamo in linea con gli obiettivi che ci aveva chiesto la società. Napoli miglior difesa per la maggior parte del campionato dipende dalla mia presenza? No, assolutamente no. Quest’anno a parte il periodo finale abbiamo fatto molto bene. Il merito è di mister Spalletti perché anche con metodologie diverse è riuscito a dare compattezza alla squadra. Anche se si subisce qualche gol in più, il problema in quel caso potrebbe essere anche negli altri reparti che non supportano a dovere e non della difesa. Di certo non è merito mio.” Ancora Sinatti: “Mi piace rispondere con dati oggettivi: se facciamo riferimento alle ultime prestazioni, come Empoli, è stata la partita in cui la squadra ha corso più veloce, quella con la Roma in casa siamo stati superiori sia nel primo che nel secondo tempo. Dal punto di vista fisico non ci sono state differenziazioni. Anche dopo il 6-1 contro il Sassuolo non abbiamo visto differenze in termini di intensità e chilometri percorsi, i dati oggettivi spazzano via tutte le sensazioni che si possono avere dall’esterno”. Chiudono la conferenza il vicepreparatore atletico Francesco Cacciapuoti e il preparatore dei portieri, Alejandro Rosalen Lopez: “Il rendimento? Ogni stagione è a sé e va valutata per tutto il percorso fatto e per le competizioni che si va a giocare. Si può migliorare però va preso atto che la squadra sta dando il massimo e ha dato il massimo; se ci sono cali si parla di motivo fisico o di motivazioni ma deve essere analizzata di stagione in stagione. Siamo molto soddisfatti del rendimento di Dries Mertens”, dichiara Cacciapuoti. “Meret ha reagito con grande personalità e professionalità all’errore di Empoli”, sentenzia Rosalen Lopez.

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