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Miccoli, l’ex attaccante salentino scarcerato: concesso l’affidamento in prova

Torna in libertà l’ex capitano rosanero dopo più di sei mesi dal suo arresto. Accogliendo il ricorso del suo legale, il tribunale di sorveglianza gli ha concesso la misura alternativa dell’affidamento in prova. Fu condannato a 3 anni e 3 mesi con l’accusa di estorsione con metodo mafioso.

Miccoli, l’ex attaccante salentino scarcerato: concesso l’affidamento in prova

A novembre 2021 la condanna definitiva per estorsione aggravata dal metodo mafioso. Una vicenda di oltre dieci anni fa, Fabrizio Miccoli aveva commissionato al figlio di un boss siciliano di recuperare 12mila euro dal proprietario di una discoteca. Emersero particolari agghiaccianti tra cui alcune frasi rivolte dall’ex capitano del Palermo al compianto magistrato Giovanni Falcone. Il tribunale di sorveglianza di Venezia gli ha concesso la misura alternativa dell’affidamento in prova, accogliendo il ricorso del suo avvocato. Sulla base dell’affidamento in prova che il Tribunale gli ha accordato, il quarantaduenne salentino potrà tornare ad allenare nella scuola di calcio che gestisce. Dovrà rispettare alcune prescrizioni come non rientrare in casa dopo la mezzanotte e non frequentare pregiudicati. Miccoli è già in viaggio verso il ritorno in Salento.

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