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Il congedo di Lorenzo è Magnifico, il Napoli (oggi) gli riconosce solo applausi LE PAGELLE

Festa grande a Fuorigrotta, mentre il Genoa dice (quasi) addio alla Serie A. Ma l’addio, più importante da queste parti, è quello riservato a capitan Lorenzo Insigne, croce e delizia di mamma Napoli. Scugnizzo riservato, figlio di un popolo sempre troppo severo nei suoi confronti. Il rapporto tra singolo e squadra è sempre stato il tema quando si parla di lui, per via delle caratteristiche del suo talento. Una serie di fattori che ne hanno inficiato il mito.

Il congedo di Lorenzo è Magnifico, il Napoli (oggi) gli riconosce solo applausi LE PAGELLE

Oggi, dunque, il ragazzo diventato uomo nella sua città, lascia Napoli e il Napoli, salutando per l’ultima volta quello che è stato il suo stadio e quelli che sono stati i suoi tifosi, che nessuno più di Lorenzo ha saputo comprendere. Una storia d’amore forte, anche quando ci sono stati momenti di grande tensione. Croce e delizia. Il proscenio si chiude in bellezza, consapevoli che sarà complicato ripetere situazioni come quella di oggi pomeriggio, quella del sentimento che ha legato indissolubilmente Lorenzo al Napoli e il Napoli a Lorenzo. L’Insigne day finisce con un trionfo, il suo gruppo ha reagito e blindato il terzo posto dopo il periodo che ha fatto sfumare i sogni di gloria. Il Napoli batte 3-0 il disperatissimo Genoa e si mette matematicamente in ghiaccio in terza posizione, proteggendosi dagli ultimi attacchi della Juventus (i partenopei sono a +7 con una partita in più). E il capitano va a segno, con un rigore calciato sul palo, fatto ripetere e poi realizzato al secondo tentativo. Superato Hamsik al secondo posto nella speciale classifica dei bomber di tutti i tempi. Capocciata che vale il vantaggio di Osimhen, nel primo tempo. E poi progressione in stile Playstation di Stani Lobotka, con una bellissima azione palla al piede e fucilata da fuori per il definitivo tris azzurro. È il giorno della festa e del saluto a Insigne, che bagna con un sigillo la sua ultima partita davanti al pubblico partenopeo, prima di iniziare una nuova avventura a Toronto. Ma è anche il giorno in cui il Genoa vede sfumare quasi tutte le possibilità di rimanere in A: l’unica chance di posticipare tutto all’ultimo turno arriverebbe con un pari tra Cagliari e Inter, che manterrebbe viva l’ipotesi della formazione di una classifica avulsa tra i sardi, la Salernitana e il Genoa, tutti ipoteticamente a pari punti, nella quale ad avere la meglio sarebbe proprio il Grifone. Difficile, difficilissimo.

TOP

OSIMHEN 7.5: gol che apre le danze, assist, diverse occasioni: protagonista assoluto della festa dedicata al capitano. Una belva

LOBOTKA 7: segna un gol da fenomeno, si fa trascinare dall’entusiasmo dei suoi e dallo smarrimento genoano.

DI LORENZO 7: Gioca molto avanzato, spesso anche più di Lozano. Si inserisce con costanza, pennella per Osimhen, segna sulla ribattuta del penalty inizialmente ciccato da Insigne, fa sempre la scelta giusta. Maturo

ANGUISSA 7: partita di spessore: in mezzo, domina, dirige, accorcia, recupera.

MVP SPECIAL INSIGNE 10: Che altro chiedere al capitano? Fa il suo, un lavoro oscuro, brillante. A tratti commovente. Comincia commosso, termina con le lacrime che sono figlie di tutta la sua napoletanità. Saluta il suo stadio con una rete da calcio di rigore e tante giocate di classe. Sfiora anche un gol che avrebbe fatto venire giù il Maradona dopo due sombreri immaginifici. Eupalla gli dice no, il popolo gli tributa una (meritata) standing ovation.

GHOULAM 6: la sua carriera da top è forse terminata quel maledetto primo dicembre 2017, quando il suo legamento crociato lo costringe a terminare anzitempo una stagione sino a quel momento spettacolare. Poi, dopo un altro momento importante, un’altra doccia fredda. Ha combattuto contro i suoi demoni. Non è stato fortunato, ma ha sempre mostrato attaccamento alla squadra, diventando uno dei veterani dello spogliatoio. Ultimo saluto anche per lui, professionista esemplare, ma soprattutto grande uomo.

FLOP

BANI 5: I primi minuti sono buoni, poi inizia il disastro collettivo e sono dolori anche per lui.

GALDAMES 4.5:  Tanta fatica. Tante rincorse a vuoto, non ha il passo giusto

PORTANOVA 4: Stranamente poco preciso. Non trova la posizione, non riesce a incidere.

Napoli (4-3-3)
Ospina 6.5, Di Lorenzo 7, Rrahmani 6.5, Koulibaly 6.5, Mario Rui 6 (73′ Ghoulam 6), Zambo Anguissa 7 (83′ Demme NG), Fabian Ruiz 6 (73′ Lobotka 7), Lozano 6.5, Mertens 6.5 (73′ Zielinski 6), Insigne 10, Osimhen 7,5
ALL.: Spalletti 7
Genoa (4-2-3-1)
Sirigu 6, Hefti 5.5 (56′ Ekuban 5.5), Ostigard 5.5, Bani 5, Criscito 5.5, Galdames 4.5 (74′ Melegoni 6), Badelj NG (24′ Frendrup 5.5), Gudmundsson A. 6 (74′ Destro NG), Amiri 6, Portanova 4 (56′ Hernani 5.5), Yeboah 6
ALL.: Blessin 6.

di Andrea Fiorentino

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