“Aspetto di capire cosa sarà del campionato ucraino. Se riparte, quando e dove. Perché potrebbe essere trasferito in un altro Paese: è una situazione di attesa per capire cosa sarà, sia nella vita quotidiana che dal punto di vista lavorativo”. A margine della consegna del Premio Bearzot, Roberto De Zerbi si apre alla stampa italiana.
Shakhtar Donetsk, De Zerbi: “Ho il permesso di tornare ad allenare. In Italia? Meglio”
“Le stagioni riprenderanno a breve – continua De Zerbi -. Il momento più difficile? Stare a casa e vedere il Paese dove hai vissuto, non sapere quale sarà il futuro lavorativo, vedere una squadra forte sfasciata. Iniziavamo a vedere i primi frutti. Per colpa di altri si è tutto sfasciato e questo mi dà fastidio”, ha detto l’allenatore ex Benevento e Sassuolo, vincitore dell’undicesimo “Bearzot”, promosso dall’Unione Sportiva delle Associazioni Cristiane Lavoratori Italiani (Acli) e patrocinato dalla Figc. “Il premio? Mi onora. Guardando anche chi mi ha preceduto è una cosa che mi fa molto piacere e voglio condividere questo riconoscimento con il mio staff. Ripeto, è un onore, penso di aver fatto una cosa giusta a non abbandonare i miei giocatori in Ucraina, una cosa normale, avendo due figli più o meno loro coetanei era un dovere essere vicino a loro, responsabilità non solo sul campo, ma in quei momenti. Mi piacerebbe tra qualche anno essere ricordato come Bearzot, un grande uomo”. L’allenatore classe 1979 non vede l’ora di tornare in panchina: “Le partite in Italia le ho guardate non subito dopo, ma quasi. Mi piacerebbe iniziare a capire cosa fare perché sono passati tre mesi, il desiderio è di tornare ad allenare. Anche in Italia? Sì certo, è il mio Paese”.
Se vuoi sapere di più sul Napoli, tieniti sempre aggiornato con www.gonfialarete.com