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Gol, scontri e abbracci: Spezia e Napoli danno un calcio all’ignoranza LE PAGELLE

Diciassettesima sfida tra le due squadre, atto finale di questa stagione. All’andata clamorosa vittoria degli aquilotti spezzini al Maradona con un autogol di Juan Jesus, riproposto titolare oggi al Picco. Napoli che ha infilato tre vittorie nelle ultime tre. E ne arriva un’altra ancora, un tris per un totale di quattro vittorie dopo il ko con l’Empoli e il pari di Roma che sono costati la corsa scudetto per il gruppo Spalletti.

Gol, scontri e abbracci: Spezia e Napoli danno un calcio all’ignoranza LE PAGELLE

Primo tempo a dir poco movimentato tra Spezia e Napoli. Partita senza storia. Nel senso che i padroni di casa sono troppo rilassati dopo aver festeggiato la salvezza, mentre il Napoli, che Spalletti ridisegna per l’occasione, ha diversi giocatori che in campo ci tengono a far bella figura. Azzurri agilmente in vantaggio con i gol di Politano, Zielinski e Demme, ma a catturare l’attenzione è stato purtroppo ciò che è successo sugli spalti con gli incidenti tra gli ultras delle due squadre. Attimi di tensione, l’arbitro Marchetti ha sospeso la partita per oltre una decina di minuti, con i giocatori e gli allenatori a cercare di fermare i loro tifosi sotto il settore ospiti e la Curva Ferrovia. I supporter liguri e partenopei hanno regalato un pessimo spettacolo, lanciandosi contro a vicenda cori e oggetti. Ma torniamo al rettangolo verde: gara sistemata nella prima frazione, ripresa di gestione e senza occasioni degne di nota (bello il guizzo dell’esordiente Davide Marfella). Il Napoli fa accademia e cerca il poker, lo Spezia si difende con orgoglio e prova a trovare il gol della bandiera (traversa Manaj). Subito dopo la fine del match,festa grande per Insigne e Ghoulam, capitani coraggiosi, alla loro ultima presenza con il Napoli e portati in trionfo dai compagni sotto il settore occupato dai tifosi partenopei. E poi un abbraccio tra tutti i componenti in campo, per dare un calcio all’ignoranza e alle discriminazioni territoriali.

TOP 

Demme 7.5: il solito gladiatore, ubiquo e con pochi errori nella gestione del pallone. Gol ciliegina sulla torta, a coronamento di una prestazione esemplare.

Koulibaly 7: attento e veloce nelle pochissime azioni d’attacco dello Spezia. Interventi precisi e provvidenziali. Unico neo un passaggio leggero in una zona sanguinosa. Per continuità di rendimento comunque il migliore degli azzurri in questa stagione.

Politano 7: la sblocca con un gol immaginifico, poi corsa e giocate di qualità. Applausi per l’ex Inter.

FLOP

Kiwior 4.5: i mediani partenopei gli scappano via troppo facilmente.

Antiste 5: tocca tanti palloni, ma ne sbaglia altrettanti.

BONUS

Ghoulam 6: la sua ascesa si è probabilmente fermata a quel maledetto 1 dicembre 2017, nella serata di Champions contro il City. La fascia sinistra, fino a quel giorno, viaggiava a ritmo di Faouzi. Si (ri)prende la fascia nell’ultima gara partenopea (prende pure quella da capitano), oltre a tutti i calci piazzati e la licenza di spingere tanto. Qualche buono spunto, senza strafare a risultato acquisito. Uomo prima di tutto, fuso con la realtà, poi il ritorno e la ricaduta. La gratitudine, la riconoscenza del popolo azzurro per aver messo, ancora una volta, la sua gamba al servizio di una maglia e di un’intera città.

Spezia (4-2-3-1) – Provedel 6 (62′ Zovko 6), Amian 6, Erlic 6 (80′ Bertola ng), Nikolaou 5, Ferrer 5.5, Maggiore 6 (73′ Nguiamba 5.5), Kiwior 4.5, Antiste 5 (62′ Kovalenko 5.5), Agudelo 5.5 (73′ Salcedo E. 5.5), Verde 6.5, Manaj 6. ALL.: Thiago Motta 6

Napoli (4-2-3-1) – Meret 6 (80′ Marfella 6.5), Zanoli 6.5, Juan Jesus 6, Koulibaly 7, Ghoulam 6, Demme 7.5 (80′ Zambo Anguissa NG), Lobotka 6.5, Politano 7 (68′ Insigne 6), Zielinski 6.5 (68′ Mertens 6), Elmas 6, Petagna 6.5 (68′ Osimhen 6) ALL.: Spalletti 6.5.

Andrea Fiorentino

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