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Avvenire – Napoli, furono gli uomini di ADL a sfiduciare Ancelotti, non i tifosi

Ancelotti De Laurentiis

Tra le pagine dell’edizione odierna del quotidiano d’ispirazione cattolica, nella rubrica sportiva “Pensare con i piedi”, si ripercorrono le fasi d’esonero del tecnico del Real, fresco campione d’Europa con i blancos che gli è valso il quarto trofeo continentale in carriera (è l’allenatore con più trofei) durante la sua permanenza all’ombra del Vesuvio…

Avvenire – Napoli, furono gli uomini di ADL a sfiduciare Ancelotti, non i tifosi

Se fosse stato un semplice dirigente e non il patron del Napoli, il Cinepresidente Aurelio De Laurentiis avrebbe dovuto dimettersi seduta stante dopo aver lasciato andare via Carletto Ancelotti, per sostituirlo con uno dei suoi allievi migliori, ma solo per generosità, Ringhio Gattuso. si legge sul quotidiano diretto da Marco Taquinio. Dopo aver visto Ancelotti fare le fortune, in ogni senso, del Real Madrid, campione di Spagna e d’Europa, De Laurentiis si è affrettato a fare i complimenti a re Carlo: Ancelotti è un fuoriclasse che ha avuto solo la sfortuna di non essere simpatico ai napoletani. Non ha avuto la furbizia di rendersi tale e non è stato visto come uno dei nostri dalle Curve. Capito? De Laurentiis scarica la colpa dell’esonero sui suoi tifosi, mai come in questo caso “cornuti e mazziati”. Ma chi del Napoli si intende sa che Carletto dopo il pareggio di Udine (1-1), 7 dicembre 2019, venne sfiduciato da tutti gli uomini del Presidente e non certo dalla Curva B, dove i nipoti di Nino D’Angelo di sicuro non avrebbero mai chiesto la testa di un allenatore che ha vinto tutto e in tutti e 5 i maggiori campionati europei.

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