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Dinamo Kiev, Lucescu: “Il calcio aiuta i giocatori a non pensare alla guerra”

“Con due amici abbiamo insistito per far uscire i giocatori ucraini dal Paese. Se avessero dovuto andare a combattere, sarebbero morti il primo giorno. Loro potevano dare al paese l’immagine di un’Ucraina che continua a vivere tramite lo sport”.

Dinamo Kiev, Lucescu: “Il calcio aiuta i giocatori a non pensare alla guerra”

Le parole di Mircea Lucescu, tecnico della Dinamo Kiev, che parla in esclusiva ai microfoni di Prime Video di come la squadra stia affrontando la difficile situazione della guerra in Ucraina e di come il calcio, e lo sport in generale, sia in grado di unire un intero Paese. Questa sera alle 21, a Lodz, in Polonia, la squadra ucraina è impegnata contro il Benfica nei playoff di andata di Champions League. “Io sono stato uno di quelli che ha aiutato tanto insieme alla Federazione romena e al presidente della Uefa, Alexander Ceferin. Sono stato vicino ai giocatori della Dinamo e dello Shaktar – ha aggiunto Lucescu – Abbiamo organizzato un torneo per la pace. Andavamo da una parte all’altra dell’Europa per mantenere la preparazione dei giocatori in Nazionale. Quello che abbiamo fatto nel torneo non era per gli amanti di calcio, ma per gli ucraini che avevano bisogno di sentirsi uniti”. Sulla squadra, i giocatori e il loro rapporto con la guerra, Lucescu ha poi aggiunto: “Il calcio li fa smettere di pensare quello che succede lì, però quanto vedo le facce tristi allora sento di dover sollevare loro il morale. L’unica cosa che può sollevarlo davvero sono i risultati, i risultati portano avanti tutto. L’orgoglio per loro è la cosa più importante. La responsabilità di quello che in questo momento rappresentano. Sapere che non si allenano o giocano solo per loro stessi, ma per tutto un Paese. Il calcio deve aiutare la gente. Non si può vivere solo con la paura, la miseria, la disperazione, con i bombardamenti. L’essere umano ha bisogno anche di altro. Di sorrisi, emozioni. E noi cerchiamo proprio questo”, conclude l’ex tecnico di Inter e Brescia.

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