Sono trascorsi quattro anni dopo la sorprendente ascesa di questo club che, per tradizione (gloriosa), trovò la semifinale di Champions. Nonostante il cambio di allenatore, la squadra mantiene il suo status di mina vagante del girone che condivide con Liverpool, Rangers e, appunto, Napoli.
Euroavversarie azzurre – L’Ajax del post ten Hag: giovani e qualità, Tadic la stella
L’era ten Hag è finita l’anno scorso, ora in panchina c’è Schreuder, e al netto del quasi certo addio di Antony – vicino allo United per raggiungere il suo vecchio guru -, il reparto offensivo dei lancieri fa sempre paura. Tadic, Bergwijn, Brobbey e Lorenzo Lucca, il primo italiano (è stato prelevato dal Pisa) nella storia dell’Ajax, già in gol con la seconda squadra. L’impianto di gioco dell’Ajax, come vuole la tradizione del calcio olandese, è basata sulla rapidità nel recupero palla, sulla compattezza dei reparti, sulla velocità nelle transizioni e infine, ma non certo meno importante, sulla qualità tecnica dei giocatori.
Per fare ciò con una squadra abbastanza diversa rispetto a quella della cavalcata di tre stagioni fa, Schreuder è ripartito dalle certezze, ossia da quei principi di gioco che sono radicati tanto nelle idee del suo predecessore e nella stessa identità del club. Anche quest’anno l’Ajax è una squadra arrembante, a tratti straripante, che gioca le sue partite con un turbinio costante di movimenti e un piglio aggressivo anche senza palla, rendendo un inferno la vita delle difese che la affrontano.
Dusan Tadic, come da titolo, è la star della rosa olandese: ha l’indolenza di un talento che si accende a intermittenza, di un calciatore che con un po’ di continuità in più avrebbe potuto e potrebbe essere tra i più forti del mondo. Da capitano dei lancieri si sta esprimendo come mai prima d’ora: segna e fa segnare, e chi se ne importa se a volte perde qualche pallone di troppo o si intestardisce in un dribbling in più. È il suo calcio libero, il massimo dell’efficacia, e della felicità personale, per un talento atteso fino ad oggi (è un classe 1988).
Squadra tipo (4-2-3-1) – Pasveer, Rensch, Timber, Blind, Wijndal; Taylor, Alvarez; Tadic, Antony, Bergwijn; Brobbey.
di Andrea Fiorentino
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