Fino a qualche tempo fa, in Scozia, circolava un detto sulla sacra Trinità che regnava sul Paese: la Corona, la Chiesa e i Rangers Glasgow. La trinità (profana) che i tifosi scozzesi ricorderanno per un po’ si chiama Politano, Raspadori, Ndombélé. Missione compiuta per il Napoli e altro passo importante verso la qualificazione agli ottavi di Champions.
Il Vangelo secondo Matteo, poi Raspa e l’ex oggetto misterioso Tanguy. Trionfo azzurro in Scozia LE PAGELLE
Il Napoli ha battuto 3-0 i Rangers nella trasferta di Glasgow valida per la seconda giornata di Champions League. Grande intensità, grande personalità. Dopo il successo contro il Liverpool, il Napoli conquista la seconda vittoria in Champions ripetendo le ottime impressioni dell’esordio. Dopo un primo tempo dai ritmi intensi (palo di Zielinski) succede tutto nella ripresa. Rigore per la squadra di Spalletti: Zielinski calcia, McGregor respinge, Politano ribatte in rete. Tutto da ripetere per la posizione di Politano. Calcia ancora Zielinski, McGregor para. Una manciata di minuti più tardi, ancora rigore: l’uomo della Provvidenza Matteo Politano segna. Nel finale arrivano i gol dei nuovi entrati Raspadori e Ndombélé. All’esordio e al primo gol in assoluto in Champions l’ex Sassuolo.
Menzione speciale per l’ex Lione e Tottenham: impatto devastante per lui, dopo le scialbe uscite. Il grande merito degli azzurri è stato di evitare in ogni momento che i ritmi della partita potessero alzarsi, proprio come col Liverpool. La volontà era ed è quella di giocare il pallone, così come la riproduzione di alcune dinamiche che sembrano inscalfibili al passare dei calciatori.
TOP
MERET, KIM, RRAHMANI 7: Sempre attento e risoluto anche con i piedi il portiere. Attenzione feroce per i centrali azzurri, sempre pronti a non lasciare varchi. Promossi a pieni voti
KVARA 7: oltre che per i dribbling, per le giocate utili e spettacolari, per le folate sul campo, Kvaratskhelia si fa notare anche per la disposizione al sacrificio.
POLITANO 8: l’uomo della svolta, MVP di giornata. Grandi accelerate e chiusure intelligenti per una prova matura al servizio della squadra. Non si risparmia e corre a chiudere ogni possibile spazio e trova il gol che sblocca le ostilità.
McGREGOR 7: Prova a mettere una pezza nella serata disastrosa dei suoi, a 41 anni suonati. E parando un rigore. Sui gol non può fare proprio nulla.
FLOP
SANDS 4: costringe i suoi all’inferiorità numerica dopo un fallo ingenuo su Simeone. Due sbagli, due deprimenti stop.
TAVERNIER 5: oscurato da Kvara, il capitano e uomo simbolo degli scozzesi soffre maledettamente il talento cristallino del georgiano.
ZIELINSKI 6: sarebbe il migliore dei suoi, sbaglia però, per due volte addirittura (dopo la ripetizione per un’infrazione di McGregor) il rigore che può sbloccare il match. Visionario.
RANGERS (4-3-3): McGregor 7; Tavernier 5 (82′ Kamara NG), Sands 4, Goldson 6, Barisic 5; Lundstram 6, Jack 6 (63′ King 5.5), Davis 6 (82′ Tillman NG); Arfield 6.5 (72′ Matondo 6), Morelos 5.5 (72′ Colak), Kent 5.5. All. van Bronckhorst 5.5.
NAPOLI (4-2-3-1): Meret 7; Di Lorenzo 6.5, Rrahmani 7, Kim 7, Mario Rui 6 (77′ Olivera 6); Zambo Anguissa 7, Lobotka 6.5; Politano 8 (77′ Zerbin 6), Zielinski 6 (93′ Ndombele 7), Kvaratskhelia 7 (90′ Elmas NG); Simeone 6.5 (77′ Raspadori 6.5). All. Spalletti 7.
di Andrea Fiorentino
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